Home Sport Lazio- Juventus, vittoria con il patema

Lazio- Juventus, vittoria con il patema

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Quello che (non) ti aspetti. È successo di tutto all’Olimpico. In una splendida cornice di tifo, in un’atmosfera degna di “Un sogno di mezza estate”, una Lazio bella, feroce e determinata conquista la Supercoppa italiana contro la Juventus, in una partita che ha messo a dura prova le coronarie dei suoi tifosi.

Dopo dieci partite perse contro i campioni d’Italia, tra campionato e finali di Coppa Italia e Supercoppa, con un solo gol all’attivo, la Lazio ne fa tre, in una girandola di emozioni che ha sintetizzato ancora una volta la storia di questa squadra, che sembra avere nel proprio DNA il destino di conquistare le sue vittorie sempre dopo grandi sofferenze, sempre appesa ad un filo, come a salire sul treno quando questo è già avviato e sta chiudendo le porte.

Ma veniamo alla cronaca:

La Lazio inizia in sordina, manifestando ancora una volta un accenno di sudditanza psicologica nei confronti di una squadra che negli ultimi anni ha spadroneggiato in lungo e in largo in Italia e arrivata per due volte in finale di Champions League.

La Juventus rischia di passare in vantaggio al 3° minuto con Cuadrado, che gira in rete un affondo di Alex Sandro sulla sinistra. Grande parata di Strakosha e Lazio salva. Poi ancora la Juve che ci prova sull’onda della precedente occasione, memore forse delle precedenti sfide in cui le cose erano girate sempre per il verso a lei più congeniale.

A questo punto però la Lazio si scuote e comincia a fare il suo.

Difesa arcigna e attaccanti juventini praticamente annullati, e centrocampo fluido, con Lucas Leiva a dettare i tempi senza far rimpiangere Biglia, un Parolo generoso anche se non ancora al meglio, Milinković-Savić in continuo miglioramento di forma, ma soprattutto Luis Alberto, questo giocatore arrivato al posto di Candreva e tenuto praticamente nascosto quasi un intero campionato. Qualità tecniche eccellenti e visione di gioco da vero trequartista, sta prendendo in mano la squadra ritagliandosi un posto da titolare che sarà difficile togliergli. E poi il solito grande Ciro Immobile. Imbeccato alla perfezione da Milinković al 31° si presenta solo davanti a Buffon, il quale non può far altro che atterrarlo. Rigore che lo stesso Immobile trasforma in maniera perfetta. 1 a 0. La Juve non si riprende, la Lazio è arrembante e determinata e si va al riposo con questo risultato.

Si ricomincia e dopo una decina di minuti la Juve opera due sostituzioni: De Sciglio al posto di Barzagli e Douglas Costa al posto di un Cuadrado in netta difficoltà.

La Lazio continua a macinare il suo gioco a centrocampo e al 54° Parolo effettua un cross perfetto in area che Immobile trasforma di testa con una perfetta scelta di tempo, mandando il pallone dove Buffon non può arrivare. Sembra finita. La Juve è alle corde. La partita sembra facilmente controllabile dalla Lazio. La Juve cambia Mandzukic con il nuovo acquisto Bernardeschi per dare più dinamicità in attacco. La Lazio risponde con Lukaku al posto di Lulić, Marušić al posto di Basta, e Murgia al posto di un Leiva sopraffatto dai crampi. Si va avanti quasi aspettando una fine del match scontata.

Poi i cinque minuti di ordinaria follia.

Dybala trasforma magicamente una punizione dalla trequarti facendo passare il pallone dove pochi riuscirebbero, a lato della barriera e facendolo insaccare a fil di palo, imprendibile per Strakosha. Passa qualche minuto e patatrac. Marusic commette fallo su Alex Sandro in area e calcio di rigore per la Juve. Dybala trasforma. 2 a 2 al al 91°. Si avvicinano i supplementari, la Lazio è molto stanca e probabilmente non ce la farebbe ad uscirne indenne. Ma a volte certe cose succedono perché è scritto nel destino che debbano succedere. E questo destino questa volta non tocca al campione affermato, non tocca al calciatore famoso, tocca ad un giovane emergente, innamorato della sua squadra, che si è fatto le ossa nelle giovanili.

Alessandro Murgia, che al 93° si fa trovare pronto su un affondo di Lukaku, nella circostanza paragonabile al madrileno Marcelo, e che corona il suo sogno e quello di tutti i tifosi.

La partita termina con un 3 a 2 e Supercoppa alla Lazio.

Valter Laurenti

Photo: Christian Farsetti