Una Lazio distratta affronta la Dinamo Kiev con troppa sufficienza e sicurezza di vincere, il risultato è stato una partita compromessa nel risultato, che avrebbe dovuto essere stato già abbondantemente acquisito in vista della partita di ritorno
La Dinamo Kiev è una squadra che possiede una storia e un blasone di tutto rispetto, ma che al giorno d’oggi vive perlopiù di ricordi. La Lazio avrebbe tutte le potenzialità e le possibilità di passare il turno, anche abbastanza agevolmente, ma, come spesso accade in queste occasioni alla squadra capitolina, la sufficienza, la scarsa concentrazione e il piacere di specchiarsi troppo in sé stessa, producono come risultato prestazioni insufficienti e a volte bislacche.
Così, dopo il minuto di silenzio per commemorare la scomparsa di Davide Astori, inizia la partita.
La Lazio si muove in maniera frenetica, senza la giusta pazienza, con l’intenzione di chiudere la gara il prima possibile, ma si sa, la fretta è sempre cattiva consigliera.
Gioco frammentato, passaggi sbagliati, poche idee, rassicurano man mano una Dinamo Kiev apparsa all’inizio abbastanza timorosa e non in grande spolvero, riuscendo però a difendersi con ordine dalla supremazia territoriale della Lazio, intensa ma sterile.
Solo un paio di occasioni in tutto il primo tempo. La prima al 14’ con Felipe Anderson che tira fuori. La seconda al 24’ con Immobile che viene anticipato da un difensore prima del tiro.
Nel secondo tempo la Lazio entra in campo con troppa superficialità. Pochi minuti la Dinamo Kiev passa in vantaggio al 6’ con un gol di tacco di Tsygankov all’interno dell’area piccola su una sponda di Besedin. Complice però una disattenzione della difesa laziale. 0-1.
La Lazio reagisce subito e al 9’ pareggia con Immobile, che sfrutta alla perfezione un’imbeccata in verticale di Anderson. 1-1. Qualche minuto dopo, precisamente al 17’, uno splendido assist di Milinković per Felipe Anderson viene concluso dal brasiliano per il gol del 2-1. Lo stesso Anderson ci riprova due minuti dopo, ma il suo tiro viene ribattuto da Kadar. Anche il portiere Strakosha trova il modo di esibirsi in una grande parata su un tiro ravvicinato di Pivarić.
Le squadre si allungano e la partita si vivacizza, con la Dinamo che cerca di proporsi in avanti, e al 34’ un tiro improvviso da fermo di Moraes dal limite dell’area sorprende tutta la difesa laziale compreso il portiere.
Ne esce fuori un eurogol che porta il punteggio sul 2-2. La gara si trascina fino al 93’ quando una sponda aerea di Milinković favorisce il tocco di Immobile in area, il quale però finisce sfortunatamente sul palo. Finisce 2-2 e qualificazione che le due squadre si giocheranno a Kiev fra sette giorni.
Valter Laurenti