Presentato in concorso nella sezione Orizzonti nel film “La Troisième guerre” Giovanni Aloi dirige un cast di giovani attori francesi nel nuovo significato di guerra fatto di apparente pace ma pieno di tensioni che possono esplodere da un momento all’altro
La Francia è in guerra dal 7 gennaio 2015 con l’attentato a Charlie Hebdo, seguito dall’attacco al treno Thalys, il Bataclan, Marsilia e Nizza. Da allora la sorveglianza per le strade è aumentata, uno sottile stato di guerra mina l’apparente tranquillità nella popolazione.
Giovanni Aloi, francese di adozione, ha voluto raccontare nel suo film la “nuova guerra” attraverso Leo (Anthony Bajon Orso d’argento Berlino con The Prayer dei fratelli Dardenne) un giovane appena addestrato che viene assegnato ad un’operazione di sorveglianza nelle strade di Parigi.
I militari che lo accompagnano sono due uomini e una donna. Gli insegnano i piccoli trucchi del mestiere, a fare attenzione ai minimi dettagli, passando anche più volte dalla stessa strada. Come controllare le poubelle (cestino della spazzatura) e capirne dal rumore il contenuto. Osservare ogni singolo passante, se potrebbe essere sospetto o no. Tutto con un mitra in mano. La tensione cresce durante tutto il film. Si percepisce palpabile lo stress e le conseguenze di un possibile errore, una tragedia. Questa tensione sfocia quando al giovane Leo viene chiesto di scortare un corteo antigovernativo e viene spinto dalla folla urlante.
Come dichiara Aloi –Una nuova tipologia di guerra, non più di trincee ma di potere. Tutti noi abbiamo sicuramente visto immagini di scenari bellici, abbiamo visto film su questo tema, l’abbiamo vista sui notiziari, ma quale è davvero la “giusta” immagine di guerra?-
“La Troisième guerre” è prodotto a Parigi da Capricci Films e rappresentato internazionalmente dal colosso francese Wild Bunch, ma scritto e diretto dal giovane bolognese Giovanni Aloi sarà nelle sale italiane distribuito da I Wonder Pictures. Nel cast insieme ad Anthony Bajon, Karim Leklou che ha debuttato nel 2009 in Un prophète di Jacques Audiard e la vincitrice del Premio César come miglior attrice Leïla Bekhti.