Secondo alcuni studi vi è la possibilità di trattare i pazienti affetti da Sindrome Metabolica con discipline olistiche tipo lo Yoga o il Pilates
Secondo un articolo di Malhotra V, Singh S, Tandon OP, Sharma SB, ‘’The beneficial effect of yoga in diabetes’’ già nei testi antichi dello Yoga si parlava dell’utilizzo della disciplina a scopo terapeutico. Vi erano infatti precise indicazioni riguardanti alcune patologie come il Diabete sfruttando la relazione tra corpo e mente. Dal punto di vista scientifico, però, gli studi che vanno ad analizzare l’utilizzo di discipline olistiche come allenamento per i soggetti affetti da Sindrome Metabolica sono più recenti.
L’articolo del 2015 di Ht. Raghavendra, Raghavendra BR, Manjunath NK, ‘’Effect of integrated approach of Yoga therapy on autonomic functions in patients with type 2 diabetes’’ dopo aver sottoposto gruppi sperimentali con Diabete, Insulinoresistenza, Ipertensione e Di- slipidemie a protocolli di allenamento di tipo olistico con pratica costante e a lungo termine, sono stati confermati interessanti miglioramenti.
In particolare: diminuzione di glucosio a digiuno e nel post-prandiale. Miglioramento dello stato glicemico nel post allenamento e in cronico. Riduzione del fabbisogno di farmaci e di complicazioni relative alla patologia; si sono ridotti gli acidi grassi liberi, è aumentata la massa magra e diminuito il grasso corporeo.
Oltre a ciò è importante sottolineare come benefici una considerevole riduzione dello stress e un aumento della flessibilità.
Il limite di tali discipline nell’ambito della Sindrome Metabolica è la limitata disponibilità dei dati in letteratura e dalla bassa numerosità dei campioni studiati.
Per ricercare riscontri pratici sul protocollo di tipo olistico ho provato a monitorare con il cardio-frequenzimetro le mie classi di Pilates e Yoga Dinamico.
Ho potuto verificare che si poteva arrivare a frequenze tra il 60 e il 70% della Fc max. Le frequenze richieste in un allenamento di tipo aerobico. A conferma di ciò ho successivamente monitorato la frequenza cardiaca dei miei clienti nelle lezioni ‘’one to one’’. Mi sono accorto che potevo mantenere la frequenza cardiaca dei clienti entro determinati parametri.
Proprio come si fa con gli allenamento di tipo aerobico.
A rigor di logica quindi un protocollo di allenamento di tipo olistico, può dare grandi benefici quali flessibilità, propriocettività, equilibrio e mobilità/stabilizzazione articolare che potrebbero essere di aiuto anche ai fini dell’esecuzione degli esercizi con sovraccarichi.
Può però anche benefici almeno alla pari di quelli che potrebbe dare un allenamento di tipo aerobico.
Ma questo tipo di allenamento deve essere complementare oppure sostitutivo rispetto ad un allenamento aerobico o anaerobico con sovraccarichi?
Sicuramente la pratica di questo tipo di attività in abbinamento a un programma di tipo aerobico/anaerobico in un giorno a parte può dare suoi benefici. Dato che però come detto prima è possibile somministrare un protocollo olistico mantenendo la frequenza cardiaca entro certi parametri ho elaborato un allenamento cardio fit training (allenamento misto) dove, al posto di una o di entrambe le fasi aerobiche, si utilizza appunto questa tipologia di allenamento che vedremo nel dettaglio nei prossimi articoli.
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