Lavieri editore continua a confermarsi una delle case editrici più attenta ai prodotti, in particolare alle graphic novel. L’ultima pubblicazione del Dott. Dubacq ne è una conferma
Non lasciatevi ingannare dalla copertina e dal titolo che potrebbero indurvi a pensare ad una lettura superficiale. Non lo è per niente. Trenta disegni curati nei minimi dettagli e rilegati in una rigida copertina rossa vi faranno riflettere su come siamo diventati.
In un futuro non molto lontano la catastrofe ambientale si è ormai consumata. L’uomo sopravvissuto come specie “dominante” perpetua nei suoi errori incurante di ciò che è successo e di ciò che sarà. Il tutto rappresentato da un uomo-bambino, il protagonista, con la testa tonda, calvo e dotato di tutta la tecnologia possibile.
I disegni ed i testi sono di Massimiliano Frezzato autore di numerose opere, ha illustrato per Lavieri “Cappuccetto Rosso” (2014), “Peter Pan” (2015), L’Uomo albero” (2016), “La barca volante” (2017) e “Il gatto sfigato”(2018).
Il suo tratto è composto da un gioco di colori nero e arancio che uniti creano il movimento del personaggio e dell’ambiente circostante, dando al disegno un aspetto rassicurante in contrasto con il tema della storia e le frasi sottostanti crude e “catastrofiche”.
L’essere umano della graphic novel è stupido, un “Tamarro”, ma è così sono nel fumetto? I suoi comportamenti ci possono suonare familiari e allora, visto che Frezzato ha anticipato la fine del mondo, ci porta a pensare, facendoci sorridere, che forse potremmo evitarla.
“Aiaccio” una storia d’amore, di Biagio Russo.
