A volte le diversità uniscono, è quello che accade a Rachele e Daria, le due adolescenti protagoniste del romanzo di Giuliana Fiacchini edito da Sinnos.
Rachele è la figlia dell’assassina, sua madre Eva Contini bellissima modella, ha ucciso la sua contabile con un cacciavite. Da allora la ragazzina insieme al padre e al fratellino Joshua sono stati costretti a trasferirsi da un quartiere bene di Roma in una roulotte nel giardino della famiglia Batista a Pancaldo uno sperduto paesino non si sa dove.
Non solo lo shock della madre assassina e in prigione, l’assedio dei giornalisti, la perdita degli amici ma anche un cambio città coinvolgeranno in prima persona Rachele che, forse vista l’età ne rimarrà la più coinvolta emotivamente della famiglia.
L’oppressione trasmessa dalla scrittrice si rispecchia metaforicamente anche nella roulotte, uno spazio piccolo, angusto e senza comodità.
Rachele si troverà come in una prigione, la cui unica via di fuga è rifugiarsi con il suo libro preferito su un’enorme e protettiva Quercia. Presa di mira da altri adolescenti, semplicemente incuriositi anche se non cattivi, la porteranno a fuggire ancor prima dell’inizio della scuola. Il suo “alter ego” Daria, la più popolare della scuola, carina e spregiudicata le darà la “caccia”. Quando si troveranno faccia a faccia forse ci sarà una possibilità di riscatto per entrambe e solo a quel punto le cose potranno veramente cambiare.
“La figlia dell’assassina” di Giuliana Fiacchini è edito da Sinnos e disponibile in tutte le librerie. Illustrazione di copertina di Mara Becchetti.