È iniziato oggi, il primo Festival italiano atteso dopo la quarantena. La rassegna cinematografica diretta da Michelangelo Messina quest’anno è presentata in versione ibrida: i film sono accessibili online semplicemente registrandosi
Ogni film è disponibile per 24 ore, il giorno dopo cambia la programmazione e questa formula per accontentare pubblico e giornalisti è una buona idea per non rinunciare alla cultura e all’arte in questo momento difficile. Alcuni posti sono disponibili nella bellissima location del Castello Aragonese di Ischia ma solo con prenotazione obbligatoria per par sì che lo svolgimento del Festival, giunto alla sua diciottesima edizione, sia in totale sicurezza.
Il film d’apertura in concorso nella sezione Proiezione Speciale in programmazione il 27 giugno è “Kathleen” di Liam O’Neill, è un cortometraggio di 17 minuti che l’Ischia Film Festival ha deciso di proiettare in omaggio al regista, sceneggiatore e produttore che da poco ci ha lasciati a causa del Covid-19.
La storia (la sceneggiatura è di John Morton e il regista) ci parla di Sean (Denis Conway) uno scrittore che si è “bloccato”. Da quando si è preso una pausa di riflessione (oltre nove mesi) dalla compagna, non riesce più a scrivere, le pagine del nuovo libro sono bianche. Le ore passate a guardare fuori dalla finestra cercando l’ispirazione gli fanno notare Kathleen (Tara Breathnach) una senza tetto che la notte dorme su una panchina davanti alla sua casa.
Sean invita la donna a prendere un tè irlandese e lei diverrà la sua musa ispiratrice. Lo scrittore piano piano riprenderà a scrivere ma Kathleen non appartiene a nessuno, è uno spirito libero e presto se ne andrà portandosi via tutti i “blocchi artistici” di Sean. Un cortometraggio delicato e intenso, lo definirei una poesia che è un regalo d’amore per il pubblico. Assolutamente da vedere.
Un omaggio che l’Ischia Film Festival fa al pubblico, un bellissimo film d’apertura della rassegna 2020.
