Quest’anno Lo schermo dell’Arte il festival dedicato al cinema e arte contemporanea è in streaming dall’10 al 20 novembre in collaborazione con MyMovies. Uno dei film attesi in apertura è #JR il documentario sul lavoro artistico del fotografo e artista francese
Le sue opere raccontate dagli inizi partendo dai graffiti sui muri e dentro la metropolitana fino all’idea di incollare sulle pareti dei palazzi delle fotografie. Da quel momento la sua arte si è sviluppata lasciando spazio alla creatività sociale e coinvolgente. Come dichiara l’artista “L’emozione collettiva ha la precedenza sul resto” la sua arte è di tutti.
La foto che l’ha fatto conoscere al mondo intero è quella di Ladj Ly attore e regista de “I miserabili” (candidato all’Oscar 2020) con la telecamera tenuta in mano come un fucile. L’enorme collage fu affisso sul muro di Bosquets la banlieu parigina. La gente che aveva fatto da sfondo nelle diverse foto del progetto quando si riconosceva nelle immagini, trovava un’identità, un riconoscimento sociale.
JR era riuscito a dare una voce a coloro che erano invisibili.
Molti anni dopo la stessa vocazione di mettere in risalto la gente comune si espresse al massimo livello a Cuba. JR riuscì a donare una voce o meglio un’immagine al popolo di Providencia una delle favelas più pericolose della città L’Avana. I loro occhi affissi sulle pareti delle “case” guardando dall’alto la città e dominandola era la dichiarazione urlata al mondo “ci siamo anche noi”.
Tra i suoi numerosi progetti vi è anche l’enorme foto di gruppo lunga 36 metri e alta 4 metri installata sul viale che collega Montfermeil a Clichy-sous- Bois Visage sempre in una banlieu parigina.
Nel 2011 JR vince a Los Angels il Ted Prize con il quale finanzierà il suo progetto di arte partecipativa “Inside Out” attraverso il quale dà la possibilità a chiunque lo desideri di ricevere gratuitamente un proprio poster gigante ed esporlo per una causa sociale (il progetto è ancora attivo).
Tra le sue realizzazioni importanti c’è Visage Villages realizzato con Agnès Varda, il film racconta di un viaggio nei piccoli villaggi francesi con un furgoncino con cui la coppia realizza giganti poster immediati per chi lo desidera. In JR c’è altruismo, poesia e quella dote innata di creare legami tra la gente, renderla da invisibile a persona con un’identità sotto gli occhi di tutti.
Robert De Niro è l’attore di uno dei suoi ultimi capolavori dedicato all’immigrazione. “Ellis” è un cortometraggio girato a Ellis Island sulle coste di New York, il giorno delle riprese avevano poco tempo per via dei permessi speciali ottenuti miracolosamente e in quelle poche ore nevicò, un effetto che rese il corto ancora più suggestivo e poetico. Qui in questi edifici vuoti di Ellis Island tra la fine dell’ottocento e i primi del novecento 12 milioni di esiliati vi trovarono rifugio.
JR partendo da alcune foto d’epoca originali ha realizzato dei poster enormi andando prima in un campo profughi siriano cercando persone con caratteristiche fisiche simili ai protagonisti dell’ottocento per fotografarli e sovrapporre i volti di oggi a quelli di ieri. Il risultato ottenuto e sperato è proprio quello che non si vede la differenza tra un immigrato di ieri e uno di oggi.
JR è la dimostrazione moderna che “L’arte può cambiare il mondo”.
Il film #JR è ancora visibile in streaming fino al 20 novembre sul sito della manifestazione Lo schermo dell’Arte e vi consigliamo di vederlo come un’opera d’arte moderna.