La biodiversità, il clima, l’ozono, l’inquinamento sono tutti gli argomenti in rilievo oggi per la Giornata Mondiale dell’Ambiente che si celebra oggi in tutto il mondo da ormai quarantasette anni
È il momento della natura come ha dichiarato l’Organizzazione dele Nazioni Unite (ONU), noi viviamo, resistiamo e mangiamo grazie alla natura.
Questa mattina ad ISPRA si è tenuto un convegno con i ministri Bellanova Costa e per discutere degli argomenti legati all’agricoltura, la biodiversità e l’ambiente, moderatore il giornalista e scrittore Pietro Greco.
Hanno parlato della sostenibilità ambientale unita alla sostenibilità economica e alla biodiversità. Per capirne il valore basta ricordarsi che solo in Italia abbiamo 60.000 specie animali e 12.000 specie vegetali da preservare.
Senza scordarci che si è assistito, in questi pochi mesi di lockdown, ad un recupero degli spazi da parte della natura. Solo questo dovrebbe farci riflettere sulla “dannosità” dell’antropizzazione.
Anche il Papa in una lettera al Presidente della Colombia, che è il paese che ospita la Giornata Mondiale dell’Ambiente 2020, ha letto “Non possiamo pretendere di essere sani in un mondo malato. Le ferite causate alla nostra madre terra sono ferite che sanguinano anche in noi”.
Quindi come possiamo perseverare nella noncuranza verso ciò che ci sta attorno concentrati nel nostro piccolo mondo?
“Entro la fine di febbraio il nostro paese dovrà consegnare al Presidente del Consiglio un rapporto dello stato del capitale naturale. Questo per avere una valutazione dal punto di vista economico della natura e fare in modo che venga presa in considerazione prima dell’evento che porterà alla legge finanziaria. Oggi il 75% della terre emerse è completamente trasformato e così anche il 66% degli ambienti marini. Senza pensare alle microplastiche si sono trovate addirittura anche nei cianobatteri Prochlorococcus che si occupano della fotosintesi. Senza la biodiversità, sana e resiliente non ci può essere nessun tipo di sviluppo” dichiara Gianfranco Bologna Presidente onorario del comitato scientifico del WWF che conclude dicendo “Noi siamo natura”.
Anche l’intervento di Davide Pettenella, professore ordinario di economia e politica forestale dell’Università di Padova, è rilevatore. Pettenella dichiara che l’Italia ha una buona percentuale di quantità di superficie totale di foreste tutelate rispetto all’Europa, soprattuto per le aree protette, il problema attuale è soprattutto che essi si stanno impoverendo dal punto di vista della biodiversità. Rispetto a questo in Italia, sottolinea, la ricchezza floristica e di specie arboree è notevole per via dei diversi habitat naturali presenti nella nostra penisola è un peccato perdere l’unicità di tali specie.
Molti altri sono stati gli interventi durante la conferenza tenutasi oggi che è disponibile sul sito ISPRA e vale la pena di vedere anche solo per avere un’idea completa della situazione italiana e del collegamento tra virus, biodiversità e uomo degli spazi che devono essere rispettati.