Primo di una probabile seguito il film “I Tre Moschettieri- D’Artagnan” di Martin Bourboulon distribuito da Notorious Film comincia subito con un cast stellare ad interpretare i famosi Moschettieri del Re, in particolare i quattro preferiti dal Sovrano (Louis Garrel). Protagonisti del film nelle sale italiane dal 6 aprile distribuito da Notorius Pictures sono Athos (Vincent Cassel), Aramis (Romain Duris), Porthos (Pio Marmaï), D’Artagnan (François Civil), la perfida Mylady (Eva Green) e la deliziosa Constance (Lyna Khoudri)
Ogni personaggio è calato nel carattere romanzato dell’opera di Alexandre Dumas assumendo i toni della favola ed è come tale che va assaporato tutto il film in cui non manca neanche un elemento: vi sono i duelli, l’amore, i tradimenti, i cattivi e l’onore unito all’amicizia.
Vincent Cassel è il brutto ma buono Athos dal passato doloroso, dannato per un’unica scelta sbagliata ma definitiva e sufficiente per tormentarlo per sempre, al servizio del Re la sua vita non ha più senso.
“Non è vita non conta più nulla” dichiara nel film, la scelta che l’ha portato a vivere solo per Luigi XIV non potrà mai più essere recuperata.
Il giovane D’Artagnan è intriso dalla passione della gioventù e dall’incoscienza di arrivare dove vuole arrivare e ce la farà trovando lungo il cammino anche l’amore.
Il quartetto sarà unito grazie ad alcune sfide a duello scatenate dal giovane appena arrivato a Parigi che, per onorare i piccoli torti fatti ai Moschettieri, dovrà affrontarli con un’ora di distanza uno dall’altro, sfidando la sorte.
Ma il destino, dalla sua parte, lo porterà a diventare il primo Moschettiere del Re. Astuto e abile D’Artagnan non ha rivali in combattimento. Un intrigo d’amore e di corte come vuole la trama di Dumas lo porterà con i tre moschettieri a salvare la regina mentre Athos è condannato a morte a causa di un complotto.
Abiti e scenografia sono curati in ogni dettaglio. Fango e pioggia coronano l’ambientazione manifestando i tempi difficili di allora, tra duelli, omicidi, complotti, fame, spostamenti a cavallo o nel fango con instabili carrozze. Sopravvivere era la vera sfida giornaliera.
Un film piacevole, una favola ricca di avventure dove i protagonisti sprizzano di carisma e forte personalità. L’unione nell’onore farà dei quattro moschettieri i protagonisti amati dal pubblico. Il Re interpretato da Garrel in fondo è un sovrano buono che non vuole la guerra a cui i suoi cattivi consiglieri tentano di trainarlo.
“Il Re non ha amici, ma solo sudditi o nemici”. Trapela, con un po’ di tristezza, la solitudine di una scelta non voluta e di una tirannia di nascita sulla sua persona. Fa quasi tenerezza quando viene ingannato dalla regina anch’essa vittima del ruolo che deve mantenere.
Nel film di Bourboulon le figure maschili hanno diverse sfaccettature mentre i personaggi femminili non mostrano il loro lato migliore a parte la devota cortigiana della regina Costance che non a caso farà subito innamorare D’Artagnan.