Il Palio di Siena costituisce da secoli un condensato di tradizioni, passione, entusiasmo, emozioni ed aspirazioni. Giorni e notti di sogni condensati in poco più di un minuto e tre giri del tracciato di Piazza del Campo
Quello del 2 luglio 2019 però, sarà ricordato anche come uno di quelli caratterizzati dal finale più a sorpresa.
Dieci, come da tradizione, le contrade partecipanti.
In ordine di chiamata del mossiere: Aquila, Chiocciola, Pantera, Torre, Onda, Giraffa, Selva, Bruco, Drago, con il cavallo della Civetta di rincorsa.
Dopo una falsa partenza e due richiami del mossiere ad uscire dai canapi, la “mossa” è valida.
Partenza che vede subito il cavallo della Chiocciola prendere il comando della corsa seguito da Giraffa, Bruco, Aquila e tutti gli altri dietro. Già dopo la prima curva di S. Martino la corsa sembra delineata, con Violenta da Clodia (unica cavalla del lotto) a mettere in fila tutti gli altri pretendenti. Per tutti i tre giri sul tufo, la cavalla, montata da Jonatan Bartoletti, detto Scompiglio, mantiene la testa della gara, dando l’impressione di gestire il pur minimo vantaggio sugli altri quadrupedi al seguito. Giovanni Atzeni detto Tittìa però, il fantino della Giraffa, ha il merito di non mollare mai e di crederci fino all’ultimo affondo, anche quando, dopo l’ultima curva del Casato, tutto sembra perduto.
Un estremo slancio del baio “Tale e quale”, proprio sul bandierino di arrivo, permette però al cavallo di mettere il proprio marchio su questa carriera ed ai contradaioli della Giraffa di esultare, non prima di qualche minuto di suspence dove i giudici di gara hanno dovuto rivedere le immagini finali dell’arrivo, per accertare la validità del primato.
La Contrada biancorossa torna alla vittoria dopo soli due anni (ultimo successo proprio con Bartoletti, oggi sconfitto, su Sarbana, nel Palio della Madonna di Provenzano del luglio 2017) realizzando al fotofinish un sogno che a Siena dura un anno intero.
Festa grande per la nottata ed i giorni a venire nella Contrada di Camollia che si porta a casa il drappellone realizzato quest’anno da Massimo Stecchi, delusione tra le altre uscite sconfitte, con i contradaioli della Chiocciola, che difficilmente riusciranno a dimenticare questa giornata.