Dopo la pioggia ed il tempo brutto con cui vi ho lasciati l’altra settimana, ci siamo avviati verso WHAKATANE BAY OF PLANTY con la speranza di poter prenotare la gita per la WHITE ISLAND
Ma ovviamente la fortuna non girò dalla nostra parte, tanto è vero che all’ I – SITE ci è stato detto che il tour sarebbe stato cancellato fino alla settimana dopo a causa del tempo.
Eravamo molto amareggiati, ma d’altronde non potevamo farci nulla e così abbiamo deciso di continuare la nostra rotta verso TAUPO.
Essendo ancora molto distante da dove ci trovavamo, decidemmo di fermarci a ROTORUA (il famoso paese delle Spa e del “magico odore” di Zolfo che non ti abbandona mai ahahha).
La sera non siamo riusciti a trovare alcun parcheggio libero nel free camping, erano tutti qui a voler annusare questo magico odore.
Così siamo stati in un bellissimo campeggio a pagamento. (COSY CHOTTAGE THERMAL).
Dove non solo ci avevano consegnato solamente 300MB di wifi, pensate che la connessione continuava ad andare e venire.
Per giunta, pioveva a dirotto e avevano persino avuto il coraggio di assegnarci il parcheggio più lontano da ogni servizio (cucina/doccia/bbq etc etc.).
Ma non vi preoccupate che non ci siamo lasciati intimorire, infatti, siamo tornati indietro alla reception a chiedere un posteggio più vicino ai vari servizi offerti, vista la pioggia, il freddo ed il vento!
Ma il buon senso è così difficile averlo? A volte quando si è giovani ti scambiano per bamboccio, ma non è così e con noi non ha funzionato.
Fortunatamente non fecero storie.
Le avventure non finirono qui, infatti, una volta “denudati” e pronti per un bagno caldo in Spa (consigliato, per altro dalla ragazza alla reception), eravamo contenti e ansiosi di immergerci in acqua termale.
Una volta arrivati al loro ingresso, sotto la pioggia ed il vento gelido, ci accorgemmo che la porta era chiusa con il lucchetto.
Rimanemmo senza parole! Tentammo di aprirla in qualche modo, ma purtroppo avevamo dimenticato i nostri super poteri a casa.
Così ci rassegnammo e andammo a fare una doccetta calda!
Fortunatamente l’acqua calda c’era ed il getto faceva come da massaggio, quindi, ho chiuso gli occhi e mi sono immaginata di essere nella mancata Spa.
Certo che ne ho di immaginazione è?
Vi assicuro che ha funzionato, tanto è vero che non mi resi nemmeno conto di aver quasi consumato tutta l’acqua della Valle.
Quando ci siamo alzati, la mattina dopo ci fu un altro imprevisto.
Ci siamo ritrovati la “piscina” proprio davanti a GIORGETTI (il Van).
Durante la notte aveva piovuto a dirotto e così, anziché appoggiare i piedi sull’erba li abbiamo immersi nell’acqua piovana e se quello che vi dico non rende l’idea.
Spero che con questa foto potrete capire meglio cosa intendessi.
Ragazzi, qui in Nuova Zelanda quando piove, piove davvero.
A volte dura persino per qualche giorno senza mai interrompersi e così tutte le vostre pianificazioni sul viaggio sono destinate a cambiare.
Qui hanno previsto pioggia per i prossimi tre giorni e anche la Spa, essendo all’ aperto e la pioggia scendendo a rotta di collo non era proprio possibile prenotarla.
Ma noiiiiiii l’abbiamo pensata molto bene.
Infatti con lo stesso prezzo dell’ingresso alla Spa abbiamo trovato un hotel ( NEW CASTLE MOTOR LODGE ) che offriva non solo la camera da letto ma persino cucina e bagno con vasca Spa+ wifi.
Non potevamo trovare di meglio, infatti, abbiamo prenotato 2 notti anziché una.
Wow devo dire che la stanza era davvero molto carina e il personale era molto attento e ogni dettaglio era curato al massimo.
Ci siamo sistemati bene, il che voleva dire aver praticamente svuotato il Van per prendere le cose che normalmente ci servivano.
Per poi, finalmente, rilassarci con un bagno nella vasca Spa.
Una volta immersi, i nostri sogni vennero infranti perché l’interruttore per le bolle non funzionava e quindi, da una Spa si è trasformata in un semplice bagno nella vasca.
Io non capisco se lo fanno apposta oppure No. Sembrava proprio che non meritavamo una Spa :(.Eppure non abbiamo fatto nulla di male.
Alla fine ci venne però l’idea di sfruttare la grandezza della vasca per ricreare una “Lavatrice” manuale, infatti mettemmo in ammollo tutta la biancheria e le cose che avevamo da lavare.
La parte più divertente fu pianificare un posto per stenderli ed asciugarli. Dovevate vederci a creare uno stendino in una camera che sembrava non avere un dove su cui agganciare cose.
Ragazzi, ragazzi, certo che le avventure non finiscono mai!
Il proseguo ve lo racconterò la prossima volta, per il momento vi saluto.
Giorgia ed il Faro di East Cape. Capitolo diciassettesimo