Siete pronti di scoprire quale sia stata la pazzia fatta da due personcine come noi a cui piace dormire? Beh… abbiamo avuto il coraggio di alzarsi alle 5.30am per andare a vedere la LIGHTHOUSE A EAST CAPE !
Il Faro da cui si vede la Prima Alba in tutto il Globo.
Costruito del 1900 sulla East Island, sulla quale però c’era stato un terremoto che ha fatto sì che i gradini che erano stati costruiti per raggiungerlo cadessero nell’ Oceano, è stato ricreato nel 1921 proprio dove ci trovavamo noi.
Lo stesso tipo di percorso: 800 gradini per arrivare alla cima di esso.
Il tempo medio è di circa 25 minuti.
La sveglia puntualmente era suonata alle 5 esatte.
Era triste pensare di doversi alzare, soprattutto perché’ stavamo dormendo così beatamente.
Fra me e la mia creaturina tenera non so davvero chi fosse più sveglio, sembravamo due zombie.
Avevamo avuto tutti e due la stessa reazione di guardare fuori dal finestrino, forse inconsciamente con la speranza di trovare pioggia e vento.
La pigrizia l’aveva avuta vinta e così tornammo entrambi sotto le copertine calde e comode.
Ma ecco qui il colpo di scena, infatti dopo neanche 20 minuti da quando ci eravamo ridistesi, nessuno dei due riusciva a riprendere sonno.
Forse entrambi ci sentivamo in colpa, forse inconsciamente, sapevamo che ci saremmo persi qualcosa di unico.
Così ad una velocità quasi fulminea sistemammo le cose e partimmo.
La strada era ancora buia, ovviamente non c’era nessuno in giro e nonostante la levataccia ci potevamo ritenere tutto sommato belli svegli ed attivi.
Le nostre aspettative erano:
Arrivare al faro, posizionare le fotocamere a terra e filmare l’evento tanto aspettato, l’ALBA…
La realtà:
Impiegammo circa 40 minuti solo per arrivare al parcheggio, quando realizzammo che avremmo dovuto percorrere ben 800 gradini in salita prima di raggiungere il faro.
La cosa più tremenda è stata quando abbiamo realizzato di avere solo quindici minuti di tempo prima che sorgesse il Sole.
Che ansia, come vi ho detto anticipatamente, il percorso delineato viene, in genere, fatto in 25 minuti.
Ma non avevamo tutto questo tempo e così iniziammo a correre, dopo una decina di minuti stavamo già morendo ed avevamo già un fiatone che non vi dico!
Ma non potevamo perdercelo!
Così, non rallentammo il nostro passo, salivamo salivamo con la speranza di vedere la fine al più presto.
Eppure, sembrava non avere mai una fine!
Ad ogni curva vi domandavamo se sarebbe stata l’ultima?!? Quante curve, quante volte ci siamo posti la stessa domanda, ma il faro continuava a non vedersi.
Esattamente dopo quindici minuti intensi e faticosissimi arrivammo e non potete capire la gioia e la soddisfazione che provammo per avercela fatta!
Uno Spettacolo infinito e questa foto spero sarà in grado di rendervi l’idea!
La vista era perfetta, l’oceano, le montagne, il cielo wow.
Rimasi davvero senza parole e mi sentivo così bene, una sensazione di piacere che non capita spesso.
Andateci. Ne vale la pena.
UN CONSIGLIO? CALCOLATE BENE LE TEMPISTICHE Se non volete ritrovarvi come noi a correre su per la montagna alle 6 del mattino.
Una volta che l’effetto spettacolo fu finito tornammo con calma giù alla macchina dove decidemmo di fare colazione dopo tutte le energie consumate.
La nostra prossima meta era IPOTIKI, una piccola cittadina nella regione di BAY OF PLANTY.
Avendo già rischiato una volta di rimanere senza benzina, non volevamo di certo ripetere lo stesso sbaglio e così, prima di partire facemmo il pieno!
Vi assicuro che si rivelò un ottimo mossa, tanto è vero che nei seguenti 150km all’arrivo al paese non trovammo nemmeno una stazione di servizio.
CONSIGLIO: Ragazzi, qui, purtroppo non è come in Italia…
Durante il nostro viaggio abbiamo ritrovato zone di km e km in cui non esisteva altro che natura, verde, mucche e pecore al pascolo.
Per cui state attenti e non sottovalutate nulla! La natura per quanto spettacolare sa essere UNFORGIVEABLE…!
Una volta arrivati decidemmo di andare in un I-Site a chiedere alcune informazioni e poi affamati come dei lupi ci fermammo a mangiare in un café appena aperto.
Per la sera decidemmo di pernottare ovviamente in un Camping Free a proprio davanti all’ Oceano!
Tutto era perfetto, mancava solo una doccia dopo la corsa che ci eravamo fatti alla mattina, infatti, nonostante il freddino ed il venticello che c’era davanti alla spiaggia non ci siamo lasciati intimidire e dopo esserci spogliati ed aver preparato una bottiglia di acqua tiepida con il sapone ci siamo fatti una doccia in natura aperta.
Non avessi vissuto questa esperienza non mi sarei mai immaginata di fare una cosa del genere, eppure ora mi ritrovo qui, nuda di sera, davanti all’ Oceano e la strada davanti a noi senza farci alcun problema!
Le avventure non finiscono qui ed io non vedo l’ora di ritrovarvi qui la prossima settimana
Giorgia e Stefano continuano il viaggio ma la benzina finisce. Sedicesimo capitolo