È strana la vita sociale di una studentessa di filosofia
L’altro giorno andando a trovare una mia amica di un’altra facoltà, ho sentito delle chiacchiere di tre ragazzi che farfugliavano qualcosa sulla facoltà di Lettere e Filosofia, ridendo di gran gusto : “ Mamma mia che noia ! Studiare quei vecchi libri ,nelle lingue morte poi !! Che cosa ci faranno mai con quella roba !? “ …. “ Si infatti, a ragionare sul nulla ! Che perdita di tempo”. Dopo aver udito ciò , mi è sorta spontanea la domanda: ma che concezione si ha ad oggi della Filosofia?
Per la stragrande maggioranza dei giovani (e ahimè non solo), la concezione moderna di “Filosofia” è di un qualcosa completamente estraneo alla vita reale, qualcosa di effimero, inconcludente e poco utile al genere umano. Coloro che oggi parlano di filosofia son visti come alieni, sognatori su vecchi libri impolverati nascosti negli scaffali di qualche biblioteca o, ancor peggio, come perdenti dispensatori di sproloqui che sono solo inutili fonti di distrazione per menti vincenti e lavoratrici, che non si perdono in cose futili.
È curioso come proprio queste persone siano poi le prime a dar voce, inconsapevolmente e spesso con effetti tragicomici, a citazioni di frasi importanti, tratte dal pensiero di alcuni dei più noti filosofi della storia.
A passeggio sui litorali laziali e ai tavoli dei pub non è raro imbattersi in giovani filosofi che ci elargiscono gratuitamente gustose pillole di FILOSOFIA MILLENNIALS..
Ho trascritto sul mio moleskine da viaggio alcune perle di questa rara saggezza.
“ Aò rega, a vita è a vita…” e una voce fa eco: ”Aò, Cè, c’ hai proprio ragione…” e il coro “…mbè…o…già…giusto, lo diceva pure mi nonno…”
Hegel: “Il reale è razionale”
“ aò rega, ma ce stamo a fa vecchi… se dovemo da diverti mò finchè semo giovani…”
Epicuro: “Carpe diem! (Cogli l’attimo fuggente!)
“ aò rega, sono andato contromano a 180 in autostradaaaaa….certe cose le devi provaaaare…se te lo raccontano non lo capisci… ”
Platone: Il mito della Caverna
“ aò rega, non c’ è proprio più religione…ma c’ è un Dio ?”
Nietzsche: “Dio è morto”
Estrapolate dal proprio contesto, citate a sproposito e quindi private completamente del loro vero e profondo significato, a cosa possono servire le parole e le citazioni,per quanto sagge, se non stimolano alcuna discussione ?
Perché ricordiamoci, miei cari lettoriamici, che lo scopo primario per cui gli uomini comunicano tra loro è soprattutto lo sviluppare una discussione, un ragionamento, uno studio, una schema o quel che più preferite, col desiderio di venirne a capo, la curiosità di scoprire un punto di vista differente, la voglia di confutare, il desiderio di conoscere, l’eccitazione di un vero dibattito nel corso del quale i discorsi non nascono per essere a senso unico. Da qui nasce la dedizione a costruire una cultura da tramandare per mezzo di un vero insegnamento, in una ricerca che è perenne, da maestro a discepolo, da amico ad amico, nei secoli. Una strada destinata a non avere una fine. Ecco cosa è realmente questa scienza.
Questo manca ai ragazzi di oggi , questo manca alla nuova generazione: il piacere del sapere e del conoscere attraverso la Filosofia, come metodo che ci insegni la capacità di discutere davvero, mettendo in dubbio luoghi comuni e frasi fatte per migliorare il mondo in cui viviamo!
Non mi resta che salutarvi a mia volta con una dotta citazione filosofica, questa: “Vivi ogni giorno della tua vita come se fosse l’ultimo!”. Di chi è? Ma di Seneca!