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Terzo film italiano in concorso al Festival di Venezia: Ammore e malavita” di Manetti Bros

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Ammore e malavita

Con “Ammore e malavita” dei fratelli Manetti in concorso a Festival74, vince la cultura e la tradizione napoletana 

Presentato questa mattina, il film è ambientato a Napoli e girato a Torre Annunziata, ha un cast d’eccezione che spazia da attori a musicisti,  Giampaolo Morelli, Serena Rossi, Claudia Gerini, Carlo Buccirosso, musica Pivio & Aldo de Scalzi, Nelson autore delle liriche, mentre al suono Lavinia Burchieri ed è proprio la musica uno dei temi centrali.

Sinossi ufficiale:

Napoli. Ciro è un temuto killer. Con Rosario è una delle due “tigri” al servizio di don Vincenzo, “’o re d’o pesce”, e della sua astuta moglie, donna Maria. Fatima è una sognatrice, una giovane infermiera. Due mondi in apparenza così distanti ma destinati a incontrarsi. Una notte Fatima si trova nel posto sbagliato nel momento sbagliato. A Ciro viene dato l’incarico di sbarazzarsi di quella ragazza che ha visto troppo. Ma le cose non vanno come previsto. I due si trovano faccia a faccia, si riconoscono e riscoprono, l’uno nell’altra, l’amore mai dimenticato della loro adolescenza.

Conferenza stampa:

Il cast intero risponde alle domande dei giornalisti:

Raccontare una Napoli sopra le righe è il modo migliore per raccontarla?

“Napoli nel bene e nel male basta raccontarla perché è fatta da emozioni forti, alcune negative e alcune positive. Anzi tantissime positive. Napoli per noi è la capitale italiana della cultura, teatro, musica, cinema e architettura” sottolineano i due registi

La partitura del film è strepitosa come avete lavorato in simbiosi con i musicisti, inserendo anche del rap, con una coreografia così strepitosa?

“Aldo de Scalzi e Pivio sono i musicisti autori della partitura musicale mentre Nelson ha collaborato con i testi. Abbiamo cercato un modo per fare anche noi la musica, da ignoranti, di partecipare a fianco a fianco con gli artisti”

Che differenza fa partecipare ad un musical rispetto a una pellicola tradizionale?

Giancarlo Morelli: “La differenza è che parli poi canti, questo film è un omaggio alla sceneggiata napoletana, c’è una chiave diversa rispetto ad altri la parte cantata porta avanti la storia e aiuta ad amplificare l’emozione”

Serena Rossi: “Il musical a teatro è diverso, noi la colonna sonora l’avevamo lì e ci emozionava mentre recitavamo”

Claudia Gerini: “Non ho percepito una differenza rispetto ad un film tradizionale,  io ho recitato la parte. A un certo punto donna Maria si scatena in cucina, con una canzone super rock, canta e balla, ma ero dentro il personaggio ho provato molto divertimento. “

Buccirosso: “Non bisogna pensare di essere in un film ma essere naturali. Bisogna cantare da personaggio nella maniera in cui canterebbe lui. Nel caso mio da morto è stato molto complicato” (ridono tutti)

Vi ha influenzato nella stesura della sceneggiatura La La land oppure no?

Veramente La La Land non lo avevamo visto, è stato un colpo di fortuna, quando l’ho visto (uno dei fratelli Manetti)  avevamo già finito le registrazioni.

Il film è nato da un’idea di Carlo Macchitella, il produttore ( anche di Passione, regia John Turturro) che dopo aver visto “Song’e Napule”  ha proposto ai fratelli di fare “Passione 2” . I registi hanno accettato ma il film si è sviluppato raccontando un’ altra parte di Napoli.

 

Photo: Festival di Venezia

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