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Falsi miti e perplessità sulla psicoterapia

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Idee e pregiudizi@pixabay

La psicoterapia è, ancora oggi, oggetto di alcune perplessità che hanno creato negli anni molti falsi miti

La psicoterapia è un sistema di cura fondato sull’utilizzo di mezzi psichici. Lo strumento principale per arrivare ad analizzare stati d’animo e dinamiche mentali è la relazione terapeuta -paziente.

Molte sono le persone che trovano giovamento da un percorso psicoterapico, eppure permangono nella nostra cultura alcuni pregiudizi.

Elencherò i più comuni falsi miti sulla psicoterapia, cercando di spiegare come si tratti per lo più di convinzioni errate senza alcun reale fondamento.

1) Il percorso è troppo lungo

Un percorso psicoterapico può variare nella durata e non è possibile stabilire fin da subito quanto tempo ci vorrà per arrivare alla sua conclusione.

Questo aspetto può intimorire e far perdere la motivazione iniziale, ma dobbiamo immaginare la nostra mente come un muscolo che deve allenarsi. Questo ci permetterà di capire che, il tempo che impiegheremo dipenderà dalla costanza, dalle risorse del paziente e sarà assolutamente soggettivo.

Quindi non si può affermare che la psicoterapia sia di per sé lunga ma, semplicemente, che i tempi variano anche in base al tipo di motivazione e alle problematiche riportate.

2) Crea dipendenza.

Un altro timore radicato è che si crei una forte dipendenza dal terapeuta. Se può esser vero che, in un primo momento di sofferenza, il terapeuta diventi un punto di riferimento importante, ciò non significa che la relazione sia destinata a divenire indispensabile.

Un bravo professionista pone come obiettivo principale l’autonomia: il fatto stesso di scegliere di affidarsi temporaneamente ad un aiuto esterno è già una scelta individuale di grande responsabilità nei confronti di se stessi.

Pertanto, non si tratta di una vera e propria dipendenza ma di un sano attaccamento di natura professionale e contestualizzato alla problematica riportata.

3) È troppo costosa

I costi di una psicoterapia sono perfettamente in linea con il tipo di preparazione richiesta al professionista. Si tratta di un lavoro che richiede una formazione specifica e costante e una preparazione umana e tecnica di altissima qualità.

Pur trattandosi di una spesa non sempre sostenibile, è importante sapere che esistono molte soluzioni alternative come i servizi convenzionati con il sistema sanitario.

Inoltre, negli ultimi anni, molti professionisti scelgono di riservare delle agevolazioni per le persone meno abbienti.

Quindi, non è realmente così inaccessibile economicamente come molti tendono a credere.

Ovviamente, il livello di motivazione è il riferimento che ci porta a valutare se valga la pena o meno investire sul nostro benessere psichico.

“Nell’opinione comune, molti credono che la psicologia abbia una finalità eminentemente pratica, o manipolativa, ovvero riparativa: cioè credono che le teorie psicologiche servano o a controllare, o comandare, o a dominare (per esempio a dominare le emozioni) o a curare. In realtà non è così. Solo una piccola parte della psicologia ha finalità pratiche, e ben poco della psicologia ci dice come controllare o modificare o curare, o come è meglio comportarsi. La gran parte di questa disciplina si occupa, invece, di descrivere, analizzare, spiegare. Prima di cambiare la realtà vuole conoscere come è fatta”.

(Giovanni Jervis)

“Dismorfismo corporeo: quando il corpo diventa un nemico”.