Il Sacro, la Settimana Santa, il “Prete Rosso” la spiritualità eseguita in un concerto e due repliche da Fabio Biondi al violino e direttore, per l’occasione, dell’Orchestra Nazionale di Santa Cecilia il 6, 7 e 8 aprile 2023 per eseguire il “Gloria in re maggiore RV 589” di Antonio Vivaldi
La prima parte del programma ha lasciato spazio a tre Concerti e una Sinfonia, brevi, intensi, la cui bellissima riuscita è in gran parte dovuta all’interpretazione di Fabio Biondi in piedi, talvolta rivolto verso il pubblico e, a volte, verso gli archi che dirigeva in contemporanea con un movimento ondeggiante. Col piede e un piccolo cenno delle gambe Biondi ha accompagnato con il suo violino l’Orchestra calando il pubblico nella piena atmosfera barocca settecentesca.
La musica di Vivaldi ha la capacità di portarci indietro nel tempo in cui tutto si trasforma e in cui il manierismo prende le sembianze moderne.
I brani eseguiti nella prima parte del concerto sono “assaggi” brevi dai cinque minuti a meno di un quarto d’ora ma sufficienti nel loro susseguirsi nel creare lo spirito giusto preparatorio al “Gloria”.
Tra di essi oltre al Concerto in sol minore RV 152, la Sinfonia dall’opera “Ercole su’l Termodonte” RV 710 e il Concerto in fa maggiore per violino, archi e basso continuo RV 282 vi è la prima esecuzione a Santa Cecilia dedicata alla signora Chiara: il Concerto in re maggiore per violino archi e basso continuo RV 222.
Sembra che Chiara fosse una delle fanciulle ospite dell’ Ospedale di Santa Maria della Visitazione o della Pietà riservato alle bimbe orfane o illegittime, all’epoca frequentato da Vivaldi come insegnate, direttore e compositore. Le ragazze cantavo da dietro una grata per oscurarne la vista al pubblico che accorreva per ascoltare i loro concerti in occasione delle festività. Il risultato ottenuto era che i cittadini spesso sovvenzionassero o lasciassero ricchi testamenti all’istituzione veneziana.
La seconda a parte del concerto si può definire un omaggio al periodo della Settimana Santa in cui ci siamo trovati immersi.
Senza intervallo dalle prime esecuzioni, è entrato il Coro dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia diretto da Piero Monti e i due soprano, Marie Lys e Lucia Cirillo per l’esecuzione del famoso Gloria in re maggiore RV 589 composto da Antonio Vivaldi nel 1716.
Ed è proprio con il Gloria in excelsis Deo che comincia il concerto in un impetuoso Coro con tutti gli strumenti in un delizioso Allegro.
I due soprano eseguono insieme il Laudamus te. Entrambe dall’aspetto filiforme fanno tuonare le loro le loro voci con grazia in un perfetto alternarsi e intreccio continuo di note ottenendo un risultato apprezzatissimo dal pubblico che a stento trattiene gli applausi.
Il Gloria prosegue in questo delizioso alternare di Coro, soprano e contralto per circa trenta minuti eseguendo una lode a Cristo Signore, Agnello di Dio, Figlio del Padre, concludendosi con una fuga “Cum Sancto Spiritu” soddisfacendo il pubblico che chiede il bis con manifestato entusiasmo e passione per Fabio Biondi.