Fino al 30 marzo il Palazzo Esposizioni a Roma ospiterà un importante progetto espositivo dedicato al patrimonio più prezioso del nostro paese: la biodiversità. La mostra è a cura di Isabella Saggio genetista e docente al Dipartimento di Biologia e Biotecnologie “Charles Darwin” e Fabrizio Rufo bioeticista al Dipartimento di Biologia Ambientale entrambi a La Sapienza di Roma
Un percorso di arricchimento culturale con lo scopo di stimolare la consapevolezza nello spettatore sull’importanza della biodiversità per la nostra sopravvivenza in cui si sottolinea attraverso panel, video, collezioni e giochi interattivi quando noi dipendiamo da essa. Non vi è una differenza tra umani e animali in quanto abitanti dello stesso pianeta e uniti da equilibri che, come fili invisibili, ci uniscono reciprocamente.
Senza biodiversità non cesseremo di esistere, si è parlato molto di api e a loro è dedicato un panel con un video informativo chiaro e comprensibile. Senza di esse, detto molto semplicemente, il 90% delle specie selvatiche non esisterebbe, ma se ciò non dovesse interessare, più vicino ancora a noi il 70% delle specie coltivate non esisterebbe l’uomo non può fare il lavoro di impollinatore manualmente. Non solo senza piante non avremmo i principi attivi di molti medicinali, così come i funghi e le muffe da cui è stato estratto il primo antibiotico: l penicillina. Pensiamo solo alla varietà di frutti che abbiamo oggi e a quelli persi che non vengono più utilizzati, di essi alcuni sono stati recuperate da Archeologia arborea.
Nel percorso espositivo si parla anche delle specie presenti nelle aree urbane, tra i panel spicca quello delle specie che hanno la capacità di ridurre gli inquinanti atmosferici come il platano (Platanus occidentalis L., 1753), l’ippocastano (Aesculus hippocastanum L., 1753), il ligustro (Ligustrum japonicum Thunb., 1780), l’olivo (Olea europaea L., 1753), il cedro (Citrus medica L., 1753) e la quercia (Quercus L., 1753) per citarne alcuni che hanno un’assorbimento notevole del Particolato PM10, dell’ozono e il diossido di azoto nonché la capacità di diminuire le calure estive.
Infine si può imparare da esseri piccolissimi come il simpatico tardigrade che sembra un disegno di un fumetto ed è l’animale più resistente del pianeta.
Infine l’esposizione originale dell’uomo della Maiella che è una donna del 6000 a.C.
Non mancano laboratori per bambini e incontri informativi in date dedicate e la proiezione del film “Gli uccelli”, 1963 di Alfred Hitchcock il 5 dicembre alle 20 al Palazzo Esposizioni e a seguire altri film sul tema “Chi ha paura della natura?”. Una mostra completa sotto ogni sfaccettatura che abbraccia il pubblico e lo porta verso una maggiore consapevolezza e scoperta del nostro mondo.