Diventare guardia zoofila è un percorso serio ed impegnativo da intraprendere ma la soddisfazione di poter aiutare e dar voce a chi non ce l’ha nobilita l’uomo rendendolo migliore.
Volete fare questa esperienza? Difendere l’ambiente e promuovere campagne di sensibilizzazione in difesa di chi non ha voce? Allora state leggendo l’articolo adatto!
Le guardie zoofile furono istituite negli anni ’30 ed erano appartenenti alla Società Protezione degli Animali con qualifiche di agenti di Pubblica sicurezza. Tale funzione fu mantenuta fino alla fine degli anni ’70 quando la Società Protezione Animali da ente pubblico divenne un’associazione animalista Ente Nazionale Protezione Animali mantenendo il servizio di vigilanza con funzione di Polizia Giudiziaria.
Quali sono alcuni dei settori nei quali si esplica la loro attività?
Controllano l’anagrafe canina ed i canili e cercano di far fronte ai fenomeni del randagismo. Hanno la tutela di parchi e giardini facendo verifiche antinquinamento, controllo sulla disposizione dei rifiuti anche tossici e pericolosi nelle aree pubbliche. Inoltre si interessano alla prevenzione e repressione dei maltrattamenti sugli animali. I controlli nei mattatoi sui modi di abbattimento e sul rispetto delle condizioni igienico sanitarie. Attuano controlli presso istituti scientifici contro la vivisezione estendendo la sorveglianza per impedire il commercio illegale di animali e di quelli esotici protetti.
Per renderci conto dell’encomiabile lavoro che questi volontari svolgono basta leggere le pagine di cronaca. Poco tempo fa un nucleo di guardie zoofile insieme ai carabinieri sono intervenute alla periferia di Roma dopo segnalazione. Al loro arrivo hanno trovato una struttura abusiva con decine di cani all’interno in scarse condizioni igieniche. Dopo aver controllato i chip, la larghezza delle gabbie, il cibo e l’acqua hanno disposto una sanzione amministrativa ed una diffida a regolarizzare gli illeciti trovati.
A volte invece, si trovano ad intervenire in situazioni nelle quali si ha a che fare con stati di isolamento sociale del cane; in uno stabile un povero cane veniva lasciato in cortile tutto il giorno, dalle 06.00 alle 24.00 ed aveva la possibilità di uscire pochi minuti vedendo i proprietari solo al momento di mangiare.
Ricordiamo che i maltrattamenti non sono solo fisici: isolare un cane in giardino/cortile significa estrometterlo dalla vita sociale (i cani sono esseri sociali) e non riconoscere in lui un essere capace di provare emozioni (felicità, noia, paura).
Come si diventa guardia zoofila?
Bisogna partecipare ad un corso formativo gestito dai nuclei provinciali o regionali che verte sulle seguenti materie: giurisprudenza (leggi e norme locali, nazionali ed internazionali a tutela degli animali), attività delle guardie eco-zoofile (procedure operative e regolamento di servizio). L’ attività è a titolo di volontariato ed alla fine viene rilasciato un decreto di Guardia Particolare-Guardia Eco-zoofila. Le guardie zoofile effettuano delle uscite sul territorio (parchi, giardini) ed una delle mansioni è anche quella di verificare il microchip dei cani.
Se vogliamo avere maggiori informazioni possiamo cercare nel web. Nel Lazio operano diversi nuclei di guardie zoofile. Qualche suggerimento utile ai lettori che vogliano fare questo percorso: U.N.A.T.A.A LAZIO, OIPA ROMA, ACCADEMIA KRONOS, FAREAMBIENTE, NOGRA.