Per la Lazio era una gara da vincere. Lo sarebbero tutte nello sport, ma alcune lo sono senz’altro di più. Questa era da vincere perché avrebbe consentito la qualificazione in Champions con una gara di anticipo
L’Inter sabato sera si era fatta fuori da sola contro il Sassuolo. Quale migliore occasione poteva presentarsi alla squadra di mister Inzaghi, quarta forza del campionato, contro il Crotone, quartultima in classifica? Anche per il Crotone era una gara da vincere. La squadra calabrese sta lottando per la salvezza e un anno fa si salvò proprio all’ultima giornata battendo proprio la Lazio sul suo campo.
Data la posta in palio importantissima per entrambi ci si poteva aspettare una partita in cui il maggiore tasso tecnico della Lazio avrebbe prevalso. Ma le motivazioni e soprattutto la determinazione nel raggiungere gli obiettivi sono l’ingrediente principale, e quest’ultima è ciò che è mancato ieri alla Lazio. Forse è stata colpa della stanchezza di fine stagione, ma si sarebbe dovuto fare uno sforzo gettando il cuore oltre il fatidico ostacolo, e il campionato sarebbe finito ieri con una festa.
La partita finisce in parità, un risultato che non serve a nessuna delle due squadre.
Il 2-2 finale scaturisce da una prima fase in cui un Crotone timido viene messo sotto dalla Lazio, la quale trova il gol del vantaggio su rigore per fallo su Lulić. E’ lo stesso giocatore bosniaco a trasformarlo al 17’. 0-1.
Il Crotone si scuote e si riversa nella metà campo laziale, evidenziando il difetto ricorrente della squadra romana. La difficoltà, cioè, di gestire un risultato a proprio vantaggio, pur con il minimo scarto. E così giunge il pareggio al 29’ con un gran colpo di testa di Simy su cross di Martella, colpevolmente lasciato troppo solo a crossare come colpevolmente è stata persa la marcatura dello stesso Simy. 1-1. Al 39’ Caicedo ha l’occasione per portare di nuovo la Lazio in vantaggio, ma si fa parare il tiro da pochi passi. Si va al riposo.
La ripresa inizia con la Lazio subito in avanti e un gran colpo di testa di Caicedo al 2’ si stampa sulla traversa. Ma è il Crotone a passare in vantaggio per un equivoco difensivo in area laziale, che permette a Ceccherini di colpire al volo su calcio di punizione. 2-1.
A questo punto la logica vorrebbe un forcing da parte della Lazio alla ricerca prima del pareggio e poi della vittoria. Ma la sua azione è stata inspiegabilmente contornata da errori di misura nei passaggi e nei cross, vanificando continuamente il lavoro della squadra.
E così arriva faticosamente solo il pareggio al 39’ ad opera di Milinković, con uno stop e una girata in area da perfetto centravanti. 2-2. Lo stesso Milinković ha l’occasione per portare la Lazio in vantaggio al 41’ su cross di Caceres, ma il suo colpo di testa sul secondo palo finisce fuori. E finisce anche la partita. Il verdetto finale per la Champions League è rimandato a domenica prossima.
Valter Laurenti