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Considerazioni, temporanee. Quarantaseiesimo capitolo

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Il "ristorantino" in Svizzera
Ricordate dove eravamo rimasti la settimana scorsa? Immagino di no, non posso aspettarmi che voi possiate ricordare di tutte le “cavolate” che vi racconto ogni settimana,  ed è per questa ragione che sono qui a rinfrescarvi un po’ la memoria

La volta scorsa vi stavo raccontando di come fosse andata la nostra prova al ristorantino in Svizzera.
Il servizio del pranzo era volto al termine ed il pomeriggio, abbiamo avuto la fortuna di riposare in una delle stanze dell’hotel.
Al rientro, dal “riposo pomeridiano” lo chef mi ha voluta mettere alla prova, giusto perché io sono una persona che non va mai in ansia, (ehm, sempre e per qualunque cosa ahahah) chiedendomi di preparare una torta per il personale e così mi sono lasciata andare preparando un Pan di Spagna, farcito di crema pasticcera e ricoperta completamente con ganache al cioccolato e frutti rossi.
Devo dire che mi era uscita particolarmente bene ed ero molto contenta del risultato.
Sono stata ancora più soddisfatta quando assaggiandola, a fine servizio tutti insieme ho avuto da parte di tutti un ottimo riscontro. Quello è stato il momento migliore della giornata!

Nel frattempo che io stavo inventando e creando la mia magica torta, Stefano era stato messo ad affiancare il cuoco agli antipasti durante il servizio, il quale se la stava cavando bene, ovviamente non avevo alcun dubbio.

Mentre io una volta terminata la torta avevo deciso di andare di là dagli altri e di rendermi utile durante il servizio. Ero agitata?
Ovviamente sì, ma ormai ero lì e non potevo nascondermi, dovevo mostrare quello che valgo e se valgo davvero qualcosa quello era il momento giusto per far vedere che potevo essere in grado di aiutarli nonostante non avessi dimestichezza della loro cucina.
Alla fine ho affiancato il mio amico ai primi e tornare a spadellare è stata un’esperienza incredibile !
Sinceramente non ero nemmeno così tanto agitata, e alla fine mi ha fatto preparare la pasta anche per il personale.
Mi sono sentita all’altezza ed è stato bellissimo.

Considerazioni :

Team fantasticooooo, sono tutti affiatati e nessuno tenta di prevaricare nessuno, cosa molto difficile da trovare, sopratutto in cucina, in questo lavoro.
Si fanno le cose tutti insieme e ci si aiuta a vicenda.
Un clima così non lo ritrovavo da molto ed è stata davvero una bella scoperta.
Forse l’unica persona che abbiamo fatto fatica a comprendere è stato lo chef stesso. Non mi sono trovata male ( Poi capirete ).
Ma devo dire che nonostante questo siamo riusciti a fare una buona impressione, spero più o meno a tutti.
O forse più io (agli occhi dello chef) anche se non so esattamente il perché.
Ad ogni modo al termine del servizio lo chef non ci aveva dato una risposta chiara e così ho deciso di parlare sola con il mio amico per capire bene cosa fosse successo.
Lui si è aperto e onestamente mi ha detto che siamo piaciuti ma che si sarebbero presi due settimane per valutare bene le cose.
Sinceramente un po’ mi e dispiaciuto perché so di essere piaciuta e di essere andati bene. Ma va bene così !
Stiamo a vedere cosa succede.
Ad ogni modo, in un paio di settimane ci faranno sapere.
Nel frattempo ci guarderemo attorno e se troveremo altro. Seguiremo ciò che sarà meglio per noi.
La vita deve andare avanti e non ci possiamo mica demoralizzare.
Giusto ???
È stata comunque un esperienza e mettermi gioco è una cosa che non smetterò mai mai di fare!

“Svizzera o non Svizzera?”.Quaratacinquesimo capitolo