Nei precedenti articoli abbiamo parlato del dimagrimento inteso come perdita di massa grassa cercando di mantenere, o aumentare la massa magra.
In particolare abbiamo sfatato credenze e luoghi comuni, abbiamo trovato una strategia allenante efficace ed immediata, ed infine abbiamo proposto un programma di allenamento breve, ma intenso, consigliato a chi vuole tenersi in forma, ma ha poco tempo a disposizione. (A proposito, avete provato i nostri esercizi??)
In questo articolo parleremo di un problema che affligge in prevalenza i soggetti di sesso femminile, a tal punto da essere definita una vera e propria patologia, ovvero la cellulite.
La FEPS (Panniculopatia Edemato Fibro Sclerotica), comunemente chiamata cellulite, è una patologia prettamente estetica causata da un’alterazione del tessuto sottocutaneo (appunto ipoderma) con ritenzione idrica, ristagno di liquidi tra le cellule ed ipertrofia delle cellule adipose, paragonabile ad una flogosi o infiammazione.
Per capire bene questo processo di ritenzione idrica facciamo un breve paragone con il sistema cardiovascolare.
Il nostro corpo, irrorato dai vasi sanguigni che contengono il circolo sanguigno, ha un’unica pompa che manda il sangue alla periferia, ovvero il cuore.
Tuttavia non ha alcuna pompa che rimanda il sangue dalla periferia (come ad esempio gli arti) al muscolo cardiaco stesso.
L’unica pompa per il ritorno sanguigno a disposizione del nostro corpo è la pompa plantare, costituita dai muscoli plantari.
Il nostro piede infatti gode di un’architettura perfetta, spesso paragonata ad un’architrave con l’obiettivo di ammortizzare i carichi e sostenere il peso del corpo attraverso un’accurata distribuzione tra avampiede, mesopiede e retropiede.
Vi sono inoltre due reti di capillari e vene plantari distribuite in due punti nevralgici, ovvero la Soletta di Lejars e il Triangolo della volta.
Essi grazie alla perfetta distribuzione del peso e all’attivazione dei muscoli plantari, ad ogni passo ottengono un effetto paragonabile ad una “spremitura” rimandano il sangue verso l’alto favorendo la circolazione.
Analogamente al sangue così si attiva la circolazione del nostro corpo.
Il segreto numero uno per favorire la circolazione delle gambe, il ritorno linfatico e quindi contrastare la cellulite è quindi il piede.
La prima regola per combattere la patologia è quindi quella di camminare più tempo possibile a piedi nudi. Se possibile su diverse superfici: terra, sabbia, prato, pavimento, ecc.
Oltre a liberare i piedi dalla prigionia delle calzature o per lo meno di indossare scarpe conformi all’anatomia e alle funzioni del piede stesso.
I tacchi ad esempio, portando il retropiede ad un’altezza superiore all’avampiede costringono tutta la struttura a riadattarsi togliendo la fisiologica forma alla volta plantare.
Di conseguenza con una forma della base del piede non fisiologica, verrà meno l’effetto ”spremitura” che favorisce la circolazione ed il ritorno linfatico. Con conseguente ritenzione idrica, e appunto cellulite.
“È importante però specificare che questa non è l’unica causa della cellulite: di conseguenza il lavoro sul piede non è l’unica soluzione”.
Nel prossimo articolo analizzeremo nel dettaglio tutte le cause relative alla patologia proponendo altrettante alternative per contrastarla.
Photo: Luukmagazine, Benessere posturale, Monyscare
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