Domenica scorsa 1 dicembre i musei comunali offrivano ai residenti la possibilità di entrare gratuitamente nei musei, tra di essi il Casino Nobile che si trova dentro villa Torlonia lungo via Nomentana
La famiglia Torlonia acquistò la Villa dai Colonna nel 1797. Giuseppe Valadier, su incarico del principe Giovanni Torlonia, ampliò l’edificio padronale aggiungendovi avancorpi, porticati ed ariosi terrazzi. Fu Alessandro Torlonia che alla morte del padre fece abbellire ed ampliare l’edificio chiamando artisti quali Podesti e Coghetti. Essi contribuirono alla decorazione delle sale condividendo il lavoro con scultori e stuccatori.
Entrando nel Casino Nobile è sicuramente la Sala da Ballo l’ambiente che attira l’attenzione del visitatore.
Si tratta del nucleo centrale attorno al quale sono disposte le varie stanze e, anche se dipinti, stucchi, dorature e marmi disseminati ovunque hanno soffocato la spazialità della sala, l’effetto complessivo resta di grande fasto. Sempre in sintonia con il gusto per l’esibizione del principe Alessandro.
Una degli spazi più ricchi e fastosi del palazzo è la Sala di Bacco. Essa è affrescata con le storie di Bacco, le Stagioni e i tre Continenti da Francesco Podesti.
Pensate che quando Villa Torlonia è stata acquisita dal Comune di Roma la parte centrale del soffitto era completamente crollata e perduta e solo grazie ad una foto d’epoca è stata ricostruita!
Il Bagno è un ambiente raffinato ispirato alla “stufe” del primo Cinquecento. Suddiviso da colonne antiche in alabastro con capitelli in marmo dove nella parte più nascosta c’era la vasca da bagno sempre in alabastro.
Quando la Villa fu ereditata dalla figlia di Alessandro, Annamaria, la stanza fu trasformata in cappella e le pareti vennero coperte di stoffa.
Dal 1925 al 1945 la Villa fu affittata a Mussolini e nel piano interrato furono costruiti un rifugio ed un bunker.
Lascio il Casino Nobile e passeggio nei vialetti ombreggiati della villa, dove coppie, bambini e turisti sono qui per assaporare la cultura e le bellezze della nostra città.
Concediamoci ogni tanto una lunga passeggiata nelle belle ville di Roma. Ne gioverà al tempo stesso la nostra salute ma anche la nostra sete di conoscenza alla ricerca del bello.
Photo: Donatella Arezzini
“Storia e leggenda nel castello di Santa Severa”.
