In occasione della Milano Fashion Week Laura Biagiotti sceglie di far sfilare le sue modelle a Roma, in Piazza del Campidoglio per la collezione pret-à-porter Primavera Estate 2021, occasione anche per festeggiare i 55 anni della nascita della casa di moda italiana
Un sogno, la sfilata del 26 settembre, è la realizzazione di una connubio unico e irripetibile quello tra l’arte dei capi disegnati da Lavinia Biagiotti e una piazza con una storia ricca di simbolismi ed eternità. Al centro della passerella circolare a cielo aperto troneggia la statua equestre di Marco Aurelio unica “presenza” maschile tra le modelle longilinee ed eteree illuminate dai capi della collezione.
Il tipico ponentino romano, il vento dell’amore, arricchisce la sfilata facendo svolazzare i tessuti e, soprattuto nel finale, in cui la performance della prima ballerina del Teatro dell’Opera di Roma Eleonora Abbagnato insieme a cinque ballerine che danzano sulla musica di Ennio Morricone, lascia estasiati.
La sfilata resta nel cuore di tutti, invidiosi dei pochi presenti che hanno potuto goderne lo spettacolo dal vivo, anche se le riprese sono ottime ed il video nulla toglie alla bellezza dei capi e anzi la arricchisce di dettagli in più.
Il bianco apre la collezione “Roman Renaissance” con la sua purezza per poi lasciare spazio ai panneggi plissettati e stampati su reti di cristalli Swarovski per arrivare all’esplosione del colore azzardato e intenso. Vivo e vitale perfetto per una rinascita da un momento buio. Abbinamenti accattivanti su cui domina il verde, accostato ad un fucsia o leggero con minuscoli pois a sottolinearne l’eleganza.
Le scarpe hanno uno stile particolare con tacchi di diverse altezze ma tutte allacciate con grossi fiocchi alla caviglia ad evidenziare la classe del piede nudo. Anch’essi dei colori più accesi per creare contrasto con l’abito e abbinabili alla borsa LB Capsule di due grandezze diverse e tantissimi colori (acquistabile anche online).
E ancora abiti arancio, rosa e blu troneggiano decisi sulla Piazza del Campidoglio, simboli di donne libere di esprimersi come tali. E noi, incantate, non vediamo l’ora che arrivi la Primavera per poterli indossare.
