Home Scienza Bergamoscienza chiude con Parmitano ” Cosa fanno i batteri nello spazio?”

Bergamoscienza chiude con Parmitano ” Cosa fanno i batteri nello spazio?”

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BergamoScienza
Una conclusione eccellente quella della 18esima edizione di BergamoScienza  quella con Luca Parmitano l’astronauta italiano dell’ESA (European Space Agency) che ci ha parlato di batteri nello spazio, intervistato da Luca Perri di BergamoScienza e Adrian Fartade storico della scienza

Parmitano può vantare ben 366 giorni in totale nello spazio sulla Stazione Spaziale Internazionale (ISS), è il primo italiano a prenderne anche il comando, ha ricevuto due riconoscimenti dal Presidente della Repubblica Italiana e il titolo di Commendatore della Repubblica come riporta la sua biografia nel sito dell’ESA.

Ha svolto sulla stazione spaziale oltre 50 esperimenti, uno di questi, nella missione Beyond è finalizzato a vedere come i microrganismi reagiscono fuori dall’atmosfera terrestre.  Luca Parmitano inizia spiegando al pubblico virtuale perché vengono fatti così tanti esprimenti in condizioni di micro gravità, lasciando intuire che questi siano la Scienza. Questo perché non essendovi la forza di gravità come sulla terra possano attraverso le esperienze essere stimolate risposte, nuovi risultati e nuove domande.

Ed è proprio di questi giorni su Frontiers ed a breve uscirà anche su Nature  una pubblicazione riguardante alcuni esperimenti fatti con i batteri che si nutrono direttamente dei minerali formando un film, come una pellicola, su marmi e graniti.

L’esperienza voleva scoprire come la micro gravità ne cambiasse il metabolismo. A bordo erano stati creati due sistemi uno con gravità ed uno senza. Il risultato, sorprendente, è che per un organismo così piccolo la micro gravità nn ha effetti.

Questa ricerca apre scenari ancora più ampi ed interessanti per esempio su come estrarre materiale da asteroidi, oppure altre applicazioni ancora da esplorare. È una possibilità in più per la scienza.

Questo è solo un esempio dei numerosi esperimenti fondamentali per il nostro sviluppo che vengono eseguiti sull’ISS.

Le domande che sono state fatte a Parmitano durante la conferenza hanno abbracciato per la maggior parte del tempo argomenti legati alla curiosità del pubblico su come si vive nello spazio, alla gestione degli imprevisti, al cibo, allo sport, alla vita quotidiana. Tuttavia tutte curiosità a cui con semplicità Luca ha risposto, riportando però l’attenzione su uno degli argomenti a lui più cari, l’impatto climatico facilmente osservabile dallo spazio.

In particolare agli incendi delle foreste ben visibili dall’ISS. E, in generale, al processo distruttivo che l’uomo sta adoperando mirato all’estinzione di sé stesso. Parmitano ha  invitato ad agire il prima possibile, sempre che non sia troppo tardi.