È la sua serata, il suo monologo, Benigni parla d’amore, travolge il pubblico, è innovativo, moderno e sempre con quel gusto provocatorio che non è mai troppo eccessivo ma serve solo a “risvegliare”. Sul palco la sua versione del “Cantico delle Creature” alla 70esima edizione del Festival di Sanremo
Ma prima di arrivare a Benigni la terza serata comincia con poche chiacchiere e subito con la gara, Michele Zarrillo e Fausto Leali con “Deborah”, poi subito a seguire Junior Cally con Viito e “Vado al massimo”
Georgina Rodriguez fa il suo ingresso in uno splendido abito lungo lamè (Ronaldo è in prima fila a fianco della famiglia del presentatore), sarà lei a fianco di Amadeus durante la serata insieme l’albanese Alketa Vejsiu che, con una parlantina portentosa, vestita in lungo svolazzante rosa, non è per niente una Barbie, anzi una donna con un carattere forte e deciso.
Sette sono le cantanti protagoniste di “Una. Nessuna. Centomila” che si terrà alla RCFArena Reggio Emilia- Campovolo a settembre.
Sette voci sullo stesso palco per raccogliere i fondi dedicati ai centri antiviolenza. Ognuna di loro dichiara la sua motivazione: Elisa “ci siamo unite per combattere insieme”, Gianna Nannini “ci siamo schierate ancora una volta perché non ne possiamo più”, Fiorella Mannoia “io sono la contabile, lo scopo è benefico, i proventi saranno devoluti ai centri antiviolenza nella più totale trasparenza”, Laura Pausini “perché quando una donna lotta lo fa anche per tutte le altre perché mai più una donna debba subire”, Alessandra Amoroso “Il simbolo è il rosso, un microfono rosso per dare una voce ha chi non ha avuto il coraggio”, Emma “ognuna di noi inviterà un collega uomo perché tutti lotteremo insieme” e Giorgia “per noi è un impegno che accogliamo con tutto il cuore e con la musica è un grande privilegio provare a dare un auto così ci avviciniamo ancora di più tutte le donne”.
“Una. Nessuna. Centomila” il 19 settembre 2020 a Campovolo.
È la serata dei duetti dedicati alla storia delle canzoni di Sanremo, continuano, in gara, Marco Masini che duetta con Arisa “Vacanza Romane” e Riki con Ana Mena “L’edera”. “E se domani” un classico di Mina cantato da Raphael Gualazzi e Simona Molinari riscuote consensi dal pubblico, Raphael al pianoforte conquista con la sua voce calda.
Anastasio canta con La Premiata Forneria Marconi (PFM) “Spalle al muro” di Renato Zero, brano difficilissimo, un nuovo arrangiamento lo rende diverso in modo da evitare di fare il confronto con l’originale.
Francesca Michielin e Maria Antonietta in “Si può dare di più” e Alberto Urse con Ornella Vanoni in “La voce del silenzio” di Mogol, Elodie con Aeham Ahmad “Adesso tu” di Eros Ramazzotti.
La decima in gara è Rancore con Dardust e La rappresentante di Lista portano “Luce” il primo brano inciso in italiano da Elisa nel 2001 con cui vinse, a parte il rap la voce di Rancore è esattamente uguale a quella di Elisa.
Siamo arrivati a Lewis Capaldi dal cognome italiano amatissimo dal pubblico italiano, finora unico ospite straniero.
Roberto Benigni dopo nove anni che non andava al Festival di Sanremo, entra nel Teatro Ariston dal red carpet con la banda “come un Capo di Stato”. Il pubblico si alza in piedi, gli bacia le mani, lo tocca e lo abbraccia.
“Qual è la canzone più bella che posso regalare al pubblico? Alla fine l’ho trovata, la canzone più bella del mondo -Il Cantico dei Cantici- la prima canzone scritta nella storia dell’Umanità, una canzone d’amore”. Per riprendere la gara non basta lo stacco pubblicitario, è difficile rientrare nel ritmo.
I Pinguini Tattici Nucleari portano “Settanta volte”. Mentre Enrico Nigiotti duetta con Simone Cristicchi in “Ti regalerò una rosa” la prima canzone che ha affrontato nel 2007 il difficile argomento della salute mentale e con cui Cristicchi ha vinto il Festival di Sanremo presentata, ieri sera, dalle protagoniste della serie “L’amica geniale” Margherita Mazzucco e Gala Girace. La serie è tratta dal Best Seller di Elena Ferrante e sarà in onda dal 10 febbraio su Rai 1.
Giorgina stupisce con il suo primo tango di una qualità buona aiutata dall’orchestra che suona “Roxane”. La fidanzata di Ronaldo è stata ballerina di danza classica, si denota dai movimenti e la spaccata che fa durante l’esibizione.
Il secondo ospite straniero è Mikka che dichiara con visibile gioia “sono molto felice di essere qui, ho imparato l’italiano poco a poco e ho preso lezioni ascoltando la vostra musica ho conosciuto la vostra Italia, quando mi hanno chiesto di rendere omaggio alla canzone italiana mi sono spaventato e poi ho pensato a De André, dice quello che penso io dell’amore che inizia e finisce- Amore che vieni, amore che vai”
Giordana Angi con Solis String Quartet si esibiscono con “La nevicata del ’56”.
Tiziano Ferro l’ospite di tutte le cinque serate di Sanremo canta per la prima volta in assoluto “Per errore” il suo nuovo brano.
Continua la gara con Le Vibrazioni sul palco con i Canova “Un’emozione da poco” cantata nel 1978 dall’allora diciassettenne Anna Oxa e Ivano Fossati.
Diodato con Nina Zilli interpretano “24000 baci” del 1961 quando il rock’n roll entrò all’Ariston facendo scandalo con Celentano. Bella la coreografia, i vestiti di entrambi e l’energia che riesce a diffondere la coppia sul palco.
Tosca con la stella della musica spagnola mondiale Silvia Perez Cruz canta “Piazza Grande” di Lucio Dalla, Ron, Baldazzi e Bardotti. È una delle più belle canzoni italiane. Cantata al femminile in italiano e spagnolo è molto piacevole, diversa ma sempre gioiosa e ricca di ricordi bellissimi.
Rita Pavone canta “1950” di e con Amedeo Minghi al pianoforte, brano molto difficile da fare in coppia, lei ha una timbro forte e deve quasi trattenersi, Rita è esplosiva e rischia di sovrastare la voce di Minghi ma riescono nel nostalgico revival.
Achille Lauro con Annalisa “Gli uomini non cambiano” il rilancio sentimentale di una donna verso gli uomini della sua vita. Scelta particolare, quella dei due giovani artisti, cantata da Lauro in completo di seta verde smeraldo, truccassimo e coi capelli rossi lunghi stile Bowie. Lui che sussurra le prime parole al femminile e lei che entra dopo le prime strofe decisa e lo sostiene in uni scambio di ruoli continuo. Anche nella semplicità Achille riesce sempre a stupire solo cantando.
Bugo e Morgan “Canzone per te” di Sergio Endrigo che vince in coppia con Roberto Carlos il Festival di Sanremo del 1968. Morgan al pianoforte e in contemporanea dirige l’orchestra. Dopo la dolcezza, che forse si addice di più a Morgan, anche se con “alcune” imperfezioni di questa interpretazione, arriva la grinta di Irene Grandi con Bobo Rondelli in “La musica è finita” con l’ottima interpretazione di Irene di una classico tanto amato.
Piero Pelù da solo porta un brano di e con Little Tony in un video dell’epoca che presentò nel 1967: “Cuore matto”.
Il rock è in scena con Piero in completo rosso con una fascia nera al braccio dichiara al termine del brano “porto questa fascia perché ogni tanto mi vergogno di essere uomo quando c’è un femminicidio”.
Paolo Jannacci con Mandelli e Moretto cantano un brano di Enzo Jannacci, il nemico delle convenzioni che presentò “Se me lo dicevi prima” un brano sulla tossicodipendenza al Festival del 1989.
Elettra Lamborghini e Miss Keta cantano il brano di Claudia Mori del 1982 “Non succederà più”, speriamo.
L’ultimo artista in gara prima della classifica finale votata dall’orchestra: Francesco Gabbani che canta “L’italiano” del 1983 che Toto Cotugno presentò a Sanremo, vestito da astronauta, giocandosi il primo posto guadagnato mercoledì sera e infine prima dei risultati Alketa con il suo monologo sulla libertà e la musica canta “Una lacrima sul viso” con Bobby Solo.
Al primo posto della classifica finale della terza serata votata dall’orchestra è Tosca con “Piazza grande”.
Foto: Ufficio stampa RAI