Le basiliche papali in Italia sono in totale sei, la più nota è la Basilica di San Pietro in Vaticano, le altre sono: la Basilica di San Giovanni in Laterano, la Basilica di San Paolo fuori le mura e la Basilica di Santa Maria Maggiore. Ad Assisi vi sono le altre due minori, la Basilica di San Francesco e la Basilica Santa Maria degli Angeli
Una delle caratteristiche principali delle basiliche romane è quella di avere una Porta Santa che nell’Anno Santo è fondamentale per l’indulgenza plenaria e un altare papale. L’altare è presente anche nelle basiliche minori di Assisi ma non la Porta Santa.
La Basilica di Santa Maria Maggiore fu costruita in seguito al sogno che fecero la stessa notte Papa Liberio e di un patrizio di nome Giovanni nel 356. Nel sogno la Vergine Maria disse loro di edificare una Basilica nel punto dove il giorno dopo avrebbe nevicato; e così fu, la mattina seguente il colle “Cispio” una delle alture dell’Esquilino era ricoperto di neve. Chiamata anche Basilica Liberiana, la pianta fu fatta costruire nello stesso perimetro del manto di neve che era caduto ed è anche l’unica ad avere conservato la struttura paleocristiana originale.
Il 5 agosto di ogni anno durante la celebrazione liturgica per ricordare il “Miracolo della neve” vengono fatti cadere dei petali bianchi dal centro della cripta della mangiatoia.
Quella di oggi non è la basilica originale, essa fu restaurata durante il pontificato di Papa Sisto III e fu lui a dedicarla alla Madonna.
Santa Maria Maggiore custodisce al suo interno l’icona della ”Salus Populi Romani” l’immagine che rappresenta Maria con il figlio in braccio, mentre con una mano benedice e con l’altra tiene il libro. Papa Francesco, appena eletto Pontefice, si recò a Santa Maria Maggiore per pregare e affidare alla Salus populi Romani il suo pontificato. Preghiera che rinnova prima e dopo i viaggi internazionali.