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Si conclude oggi “La natura di Arp” al Peggy Guggenheim di Venezia

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"La natura di Arp" al Peggy Guggenheim di Venezia
Dopo quasi cinque mesi di esposizione delle opere del franco-tedesco Jean (Hans) Arp all’interno della casa-museo della collezionista Peggy Guggenheim, si conclude oggi 2 settembre, la mostra a Venezia

Peggy deve all’artista l’inizio della sua carriera da collezionista, infatti il suo primo acquisto è stato l’opera Testa e conchiglia (Tête et coquille), 1933 in ottone lucidato.

Testa e conchiglia, 1933 Arp

La famosa collezionista, nata nel 1898 a New York, da una ricca famiglia che fece fortuna mineraria grazie al padre che morì nella tragedia Titanic, visse tra l’America e l’Europa per tutta la vita. Dopo che i figli divennero grandi, Peggy in cerca di un'”occupazione”, incominciò ad interessarsi all’arte contemporanea, perché lo definiva “un dovere morale”. Aprì la sua prima galleria a Londra nel 1938 che dovette lasciare a causa della guerra e, dopo aver viaggiato a tra Parigi e New York decise di aprire un’altra galleria nel 1947 in Europa a Venezia sul Canal Grande nella residenza del XVIII secolo. Peggy sosteneva i giovani artisti impressionisti contemporanei tra cui Pollock, che fece conoscere in Europa. Dedicò tutta la sua vita all’arte ed è in questa residenza che sono racchiuse nel giardino di casa, le sue ceneri.

Fino ad oggi, 2 settembre 2019, nel museo si possono ammirare le opere di Arp provenienti da tutte le gallerie del mondo: il Solomon di New York, lo Stiftung Arp di Berlino, il Gemeentemuseum Den Haag, la Collezione of Mark Kelman di NY, il San Francisco Museum of Modern Art, la Fondazione Marguerite Arp mentre alcune opere fanno parte della collezione permanente di Peggy.

Arp è definito il fondatore del movimento iconoclasta Dada che, nel 1916, insieme ad un gruppetto di scrittori, artisti e performer creò come reazione alla violenza che dilagava intorno durante la guerra. Arp è stato il punto di partenza e d’ispirazione di numerosi giovani artisti. Attraverso la sua arte si rifugiava nella natura per sfuggire all’orrore della prima guerra mondiale. Le sue opere sono create in diversi materiali e vanno dai collage ai ricami alle stampe fino alle sculture. Caratterizzate da una simmetria precisa nel primo periodo della sua arte, diverranno degli ovali fluidi con la maturità dando un movimento sinuoso e continuo tipico dello stile di Arp.

La Peggy Guggehenaim Collection aprirà le sue porte ancora ad altre opere: il 21 settembre ci sarà l’inaugurazione di una mostra dedicata a Peggy Gugghenaim. L’ultima Dogaressa che si protrarrà fino al 27 gennaio 2020, ma prima dal 7 al 15 settembre il museo ospiterà The Venice Glass week, il primo Festival Internazionale dedicato all’arte del vetro.