Lo spettacolo “40 e STO” è andato in scena in un’unica data sul litorale laziale, il 19 marzo, a Gaeta, una domenica pomeriggio al Teatro Ariston, fronte mare, per il monologo strepitoso scritto da Andrea Delogu in collaborazione con Rossella Rizzi, Alberto Caviglia e Giovanna Salvatori. La regia è di Enrico Zaccheo
Ebbene sì, incuriosita dai numerosi apprezzamenti sui social per lo spettacolo “40 e STO” di Andrea Delogu, in scena e in tournée in giro per l’Italia, non avevo voglia di aspettare che arrivasse a Roma (il prossimo ottobre) così la concomitanza di una domenica meravigliosa tiepida e soleggiata e la curiosità stimolata dalla voglia di viaggiare mi hanno portato a Gaeta per vedere il tanto acclamato spettacolo.
Un po’ di pregiudizi li avevo, è mai possibile che la Delogu scrivesse libri, presentasse il “Prima Festival” a Sanremo, fosse speaker di Radio 2 e che fosse anche un’attrice? Adesso sono convinta, sì è possibile, perché la sua arma è la freschezza, che la attinga o no dalla leggerezza del suo compagno, dalla libertà ritrovata o dal suo vissuto, Andrea Delogu è talmente vera che spiazza.
“40 e STO” è uno di quegli spettacoli che fanno bene all’anima, lei si dona, dialoga, fa entrare il pubblico nella sua vita, attraverso la sua infanzia a San Patrignano, le canzoni degli anni ’80, ’90 e duemila fino ad oggi.
In un percorso in cui lei alla fine si perdona. Perdona se stessa bambina, se ne prende cura e ne va fiera “Se non mi prendo io cura di me chi lo deve fare?“.
E, anche se il titolo è fuorviante, sul raggiungimento doloroso dei quarant’anni di una donna, che tra l’altro la Delogu porta benissimo e in perfetta forma invidiabile da chiunque, nasce in noi una nostalgia o un desiderio di avere davvero quarant’anni, ma così, come lei, fuori dalle gabbie che spesso ci costruiamo.
Oggi è la Giornata internazionale della felicità e Andrea Delogu con il suo spettacolo, senza pretese incredibili, in punta di piedi, con quel mix di educazione e occhi grandi da cerbiatta, ci dona quello che forse è quasi ovvio, ma su cui non ci soffermiamo mai: ci ricorda che basta ballare, cantare, riderci sopra e prendersi magari un po’ in giro per avere la leggerezza necessaria per essere felici.
Qui e ora, lasciandoci accompagnare da una canzone di Max Pezzali e ricordando a noi stessi che, se nella vita non si è avuta la famiglia tradizionale ci sono tante altre possibilità di essere felici “circondatevi di amici e amiche” dice sul palco Andrea Delogu mentre racconta l’amicizia quindicennale con Ema Stokholma.
Poi, nel finale, per concludere, ma senza promettere per forza un lieto fine da favola, basta la canzone “T’Appartengo”, un nuovo amore ed è felicità con “40 e STO”.
La data del 19 marzo a Gaeta è stata organizzata da Vincenzo Berti e Gianluca Bonanno per Ventidieci. La collaborazione con ATCL Circuito multidisciplinare del Lazio. La Produzione è di Stefano Francioni Produzioni e Friends & Partners, distribuzione Sava’ Produzioni Creative. La tournée di “40 e STO” continuerà il 24 marzo a Legnano (MI), il 25 marzo a Gallarate (MI), il 31 marzo a Cagli e a seguire in altre città italiane.