Dal 19 al 24 marzo sul palco dell’Off/Off theatre di via Giulia a Roma un’unica attrice in un monologo sull’amore scritto ed interpretato da Milena Mancini. La regia è di Vinicio Marchioni prodotto da Anton Art House
Un’ora e dieci minuti intensi, ricchi di parole, cambi di abito di Milena che, come una trasformista, con pochissima scenografia utilizza tutto quello che ha in scena per interpretare Sarah con la “h” che vuol dire Principessa. Partendo dai sogni di una bambina fino ad arrivare attraverso un degradarsi di perdita d’innocenza all’età adulta, il matrimonio, ricco di delusioni, incomprensioni e di conseguenza delusioni che la Principessa-bambina non aveva preventivato in tenera età.
L’affano della donna stereotipo nel cercare un fidanzato, poi un marito, come se la sua realizzazione fosse ancorata a questo obiettivo.
Uno spaccato crudo, a tratti banale perché è vero, tutti abbiamo provato almeno una, se non più, caratteristiche della tematica proposta, ma oggi, l’oggettivazione della donna crea un po’ di fastidio nello spettatore. Forse sì, gli stereotipi proposti possono combaciare con alcune donne ma non sono più un modello universale e neanche, per fortuna, il riferimento di Milena Mancini.
Allora la protagonista ci porta, alla fine dello spettacolo, a chiederci perché un’autrice donna veda solo questo aspetto femminile, forse è una denuncia, ma queste donne rappresentate esistono davvero ancora? oppure fanno parte di un profilo culturale oltrepassato? chi aspetta e chi crede ancora nel Principe Azzurro? e poi, l’uomo è rappresentato in maniera anche lui stereotipata e non rappresentativa, speriamo. Allora in scena appaiono raccontati dalla protagonista “il palestrato”, “il Bob Marley della situazione”, “l’artista” tipologie di uomo come uniche possibilità tra cui scegliere perché l’unico obiettivo diventa per la donna fare figli.
Partendo dalla normalità delle piccole cose, ai problemi comuni in ogni coppia, accentuati dalle dinamiche genitoriali che forse non rendono, felici.
Milena Mancini si dona completamente al suo pubblico, senza remore, sfrutta il fisico da ballerina per creare scenografie uniche che rappresentano insieme alla sua capacità recitativa la parte migliore della pièce.
Peccato per il testo in cui non trovo nessuna corrispondenza emotiva e nessuna novità. Restano l’interpretazione e la regia impeccabili, di grande e visibile esperienza.
“ⱯM∞RƎ! – Il teorema di Sarah” è stato in scena all’OFF/OFF Theatre fino al 24 marzo ma proseguirà in tournée nel resto d’Italia a partire da aprile. Organizzazione di Tommaso De Santis, luci e tecnica di Umberto Fiore.
“Interrail” il memorabile viaggio dopo il diploma all’OFF OFF theatre fino al 10 marzo