“Ballet Imperial” l’ultimo concerto della stagione di Santa Cecilia, sul podio Jérémie Rhorer e Alexandre Kantorow al pianoforte

L’ultimo concerto della stagione, in programma l’8 giugno e in replica il 9 e 10 giugno, prevede il breve poema sinfonico La Danse macabre di Saint Saëns e il Concerto per pianoforte n. 2, in sol maggiore, op.44 di Pëtr Il’ič Čajkovskij per poi concludersi con la Sinfonia n.3 in do minore con organo op. 78. Sul palco due debutti: il direttore d’orchestra Jérémie Rhorer e il pianista di fama mondiale Alexandre Kantorow

Non ci sono parole adatte per un inizio così trionfante per l’ultimo concerto della stagione 2022/2023 dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia La Danse Macabre di Saint Saëns è stupefacente per l’intensità frizzante con cui inizia.

L’Orchestra diretta da Jérémie Rhorer al suo debutto a Santa Cecilia e, in questa occasione, con Carlo Maria Parazzoli come primo violino, che deve suonare “scordato” con la prima nota intonata sul bemolle, per desiderio dell’autore. Lo spettatore per sette minuti viene catapultato in un’ambiente “macabro” e allo stesso tempo gioioso che fa volare l’immaginazione al film fantastico di Tim Burton “The Nightmare Before Christmas”, 1993.

La serata prosegue con il Concerto per pianoforte n. 2, in sol maggiore, op.44 di Pëtr Il’ič Čajkovskij eseguito al pianoforte da Alexandre Kantorow (per la prima volta ad esibirsi a Santa Cecilia) continua la “danza” del precedente brano temporalmente quasi coetaneo, il primo fu eseguito a Parigi nel 1975 il secondo a New York nel 1881.

La composizione fu molto sofferta dall’autore, perennemente insoddisfatto, vi apportò modifiche su modifiche ritenendolo talvolta troppo lungo soprattutto nella parte centrale dell’Andante ma non troppo che fu poi leggermente accorciata.

Dotato di una suggestiva malinconia romantica nonostante le diverse versioni del compositore, il Concerto è di una bellezza dai toni crescenti che si manifesta prima a turno e poi in coro dando voce a tutti gli strumenti.

Tuttavia Čajkovskij non poté apprezzare il successo del Concerto che venne raggiunto pienamente solo in Sud America mezzo secolo dopo la morte dell’autore.

Durante l’esecuzione Alexandre al pianoforte nell’ Allegro brillante e molto vivace con l’Orchestra Nazionale di Santa Cecilia è l’indiscusso protagonista al quale si succedono e affiancano flauti, oboi, clarinetti, fagotti, corni, trombe timpani ed archi.

Il compositore conclude il Concerto con l’Allegro con fuoco molto più breve dei precedenti e in cui in vi si trova spazio per ogni strumento in ugual misura nella sbarazzina danza dell’autore.

Un liberatorio abbraccio finale ha caratterizzato la conclusione del concerto con sul podio, entusiasti, i due debuttanti a Santa Cecilia Jérémie Rhorer e Alexandre Kantorow.

A Londra la prima esecuzione della Sinfonia n.3 in do minore con organo op. 78 di Camille Saint -Saëns fu nel 1886. Eseguito nella seconda parte del concerto dell’8 giugno e nelle sue repliche del 9 e 10 la trama conduttrice del tema della serata è il “Ballet Imperial” anche se ha toccato tutte le capitali più in voga di fine ‘800 regni della cultura, arte e innovazione.

Un organo (con il solista Silvio Celeghin) e un pianoforte suonano a quattro mani i due strumenti intrecciando le note di questo “insuccesso” (tema della serata) che invece è diventato un grandioso successo postumo. La Sinfonia n.3 fu commissionata dalla Società Filarmonica di Londra e debuttó proprio diretta dallo stesso Saint-Saëns. I tratti melanconici si distinguono come nella prima Danse macabre lasciando l’impronta dell’autore ma che assume con l’organo una valore più spirituale, unico e dal colore riconoscibile. La Sinfonia, composta quando il compositore aveva cinquant’anni, racchiude le diverse sfaccettature artistiche dell’autore come un panorama sul suo passato e un’apertura al futuro.

Jérémie Rhorer il direttore ha interpretato la Sinfonia con il suo tocco unico e riconoscibile partecipando con le mani, la bacchetta e tutto il movimento del corpo insieme all’Orchestra nell’esecuzione intensa dell’ottocentesca composizione. Trionfante conclude la serata a braccia aperte intrise di musica e intensità.

Con questo concerto termina la stagione dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia che tornerà in Cavea sempre dell’Auditorium Parco della Musica con i concerti all’aperto “estate a Santa Cecilia” il 12,13, 19 e 20 luglio portando variegati repertori in programma.