Home Viaggi Le nuove scoperte nell’orizzonte di Giorgia. Trentesimo capitolo

Le nuove scoperte nell’orizzonte di Giorgia. Trentesimo capitolo

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Sono sempre io, la settimana scorsa ero rimasta a raccontarvi del nostro arrivo a Kuta, in Bali, anzi, più precisamente all’arrivo al nostro primo alloggio.

Come ben sapete, a volte le foto del sito non rispecchiano a pieno la realtà, infatti, era diversa da quella che ci ricordavamo, ma devo ammettere che ne siamo rimasti sorprendentemente stupiti.

La nostra dimora era relativamente grande, ed avevamo persino un salotto tutto per noi, con la vista che dava sulla piscina e, nonostante la relativa semplicità, non mancava nulla.

Ormai si era fatta sera ed eravamo affamatissimi come se non avessimo mangiato per giorni, così, non volendo perdere tempo alla ricerca di un ristorante, decidemmo di fermarci al ristorante dell’hotel.

Il posto era molto carino. Avevano allestito una specie di sala pranzo proprio davanti alla piscina ed erano riusciti a ricreare un’ambientazione piuttosto carina e romantica.

Io e Stefano ci siamo accomodati, ovviamente, proprio ai piedi della piscina ed eravamo persino contenti perché attorno a noi non c’era anima viva.

Una ragazza del posto, sicuramente abituata alla semplicità, per i suoi modi e gesti, ci mostrò il menu, il quale consisteva di pochi piatti a prezzi apparentemente buoni.

Non essendo del posto e non avendo idea dei prezzi in generale, non ci eravamo fatti troppe paranoie, avevamo fame e volevamo sfamarci. Questo era il nostro desiderio.

Purtroppo, i tempi di attesa sono stati lunghissimi, nonostante non ci fosse nessuno, ma restavamo fiduciosi.

Ma, quando la ragazza ci postò le pietanze, entrambi rimanemmo senza parole.

Non sapevamo se ridere o piangere. Le porzioni erano piccolissime tanto è vero che mi ero chiesta se ci saremmo dovuti abituare a questo o se invece è stata solo la sfortuna della serata.

Il nostro pollo era stracotto e sono quasi certa che avrei potuto rompere un muro se solo avessi provato a lasciarlo contro! Preferirei non ricordare questa nostra prima esperienza al ristorante.

Insomma, nonostante la serata piacevole, ci alzammo sentendoci più affamati di quanto non lo fossimo già prima e così decidemmo di farci un giro in centro città.

Fortunatamente il centro non distava molto da dove eravamo, il problema è quando però non conosci nulla del posto, che qualunque cosa risulta difficile, strana e disorientante.

C’era gente dappertutto, vestita in maniera strana che si comportava in maniera strana, era sera ma nonostante questo c’era ancora un sacco di gente in giro, negozi aperti e motorini ovunque.

I marciapiedi sembravano non esistere, ne tanto meno le strisce pedonali.

Chiunque attraversa in qualunque momento e nonostante il caos, tutti sembrava sapessero quello che facevano.

Mi sembrava un mondo pazzesco, completamente differente da quello a cui ero abituata a vivere ormai da più di tre anni.

Un luogo pieno di colori, persone e cose nuove, la cosa che avevo subito notai fu l’immondizia, già, sembrava regnare ad ogni angolo della città.

La gente sembrava non notarlo nemmeno più. Come se fosse la loro normalità da una vita, e la cosa più assurda è stata quella di realizzare in breve che effettivamente era proprio così.

Vivevano in un ambiente pieno di rifiuti, inquinamento senza aver la possibilità di poter far qualcosa a riguardo.

Di questo mi vorrei soffermare un pochino di più e per questa ragione preferisco riprendere da qui la settimana prossima.

Nel frattempo vi saluto e vi chiedo, di pensare anche a voi, come lo farò sicuramente anche io, di come,  nel nostro piccolo e nelle nostre possibilità di essere un po’ più sensibili riguardo a queste problematiche, che ormai creano disagio su tutto il nostro pianeta.

Giorgia e Stefano, il primo approccio con Bali.