Il Silvano Globe Theatre ci fa compagnia in quest’estate romana e non abbandona il pubblico neanche la settimana di Ferragosto: in scena “Sogno di una notte di mezza estate” di William Shakespeare
La regia, consolidata, è affidata Riccardo Cavallo che propone un allestimento semplice e moderno dove gli amanti bisticciano, i folletti organizzano tranelli e gli artigiani trasformati in una compagnia napoletana, fanno ridere il pubblico.
Molto apprezzata l’interpretazione di Marco Simeoli nel ruolo di Quince che dirige la strampalata compagnia dei teatranti mentre preparano lo spettacolo di Priamo e Tisbe da portare in scena a corte per il matrimonio di Teseo ed Ippolita.
In parallelo, come tradizione shakespeariana vuole, le vite degli innamorati vittime degli scherzi del folletto Puck (Fabio Grossi). La dolce Ermia (Valentina Marziali) ama Lisandro (Marco Paparella) ed Elena (Federica Bern) ama Demetrio (Sebastiano Colla) promesso sposo di Ermia, non ricambiata. Quando Ermia e Lisandro fuggono nel bosco per sposarsi di nascosto, vengono colpiti dal sortilegio di Puck che fa innamorare Lisandro di Elena. Così ha inizio il divertente girotondo d’amore tra i quattro malcapitati.
Sogno di una notte di mezza estate è definita dal regista come “una serie di scatole cinesi” in cui i destini degli attori s’intrecciano.
Non ultime le coppie di Teseo (Martino Duane) e Ippolita (Daniela Tosco) Titania e Oberon (Carlo Ragone), al centro dell’intrigata trama. Titania, la Regina delle Fate, fa il suo ingresso sulle note di Casta Diva
Casta Diva, che inargenti
Queste sacre antiche piante
A noi volgi il bel sembiante
Senza nube e senza vel
Tempra, o Diva
Tempra tu de cori ardenti
Tempra ancora lo zelo audace
Spargi in terra quella pace
Che regnar tu fai nel ciel
Una scelta sublime che accompagna l’interpretazione, molto apprezzata, di Claudia Balboni. Sogno di una notte di mezza estate fu scritta in occasione di un matrimonio verso la fine del 1500 da William Shakespeare. Si tratta di una rappresentazione che porta in scena lo spettacolo nello spettacolo in cui la farsa, dai significati profondi, prende corpo durante lo svolgersi della trama.
Gabbie di uccellini, con all’interno solo lumini accesi che grondano piume evanescenti, sono parte della scenografia suggestiva ed effimera.
Anche il bosco appena accennato di Puck si percepisce più dal recitato e dalle movenze degli attori, in linea con il tipo di teatro elisabettiano che predilige la parola.
“Sogno di una notte di mezza estate” sarà in scena ancora fino la 26 agosto al Silvano Toti Globe Theatre di Villa Borghese a Roma.
Sara Cacciarini