Il Festival delle Letterature alla Basilica di Massenzio si è inaugurato con le letture di Fabrizio Gifuni di Ahmet Altan il 7 giugno scorso
Tra gli ospiti della serata GIANRICO CAROFIGLIO, AURELIO PICCA e la strepitosa TARA WESTOVER che ha letto l’inedito ” Perdere la fede”.
Lo splendido quadro della più grande Basilica civile di Roma del IV secolo, iniziata da Massenzio e terminata da Costantino, crea un’atmosfera particolarmente suggestiva durante le letture.
Tara Westover racconta nel suo inedito il distacco dalla fede. Quella fede che lei, cresciuta in una fattoria nelle montagne dell’Idaho da una famiglia di mormoni anarco-survivalisti, era sempre stata “obbligata” ad osservare rigidamente.
Il suo americano chiaro e limpido ha illuminato il palco, l’intensità delle sue parole attraverso la libertà sofferta ma raggiunta, conquista la platea. È la regina della prima serata, copre gli altri bravissimi interpreti con la sua verità.
” Una sera d’autunno, avevo ventun anni e l’animo insolente, persi la fede. Dico persi la fede perché è così che andò. Non la misi da parte, né la barattai in qualche strano patto; non fu una scelta”.
Quella educazione rigida del padre, niente scuola, niente medicine né medici, all’improvviso si erano sgretolati in un attimo.
Tara è bionda, delicata, truccata pochissimo, ha solo uno sgargiante rossetto rosso fuoco che divampa sulle sue labbra mentre con le parole racconta la sua storia.
Dopo la prima serata si sono susseguiti il 12 giugno DARIA BIGNARDI, MICHAEL ZADOORIAN, STEFANO MASSINI con i musicisti Emanuele Bultrini (chitarre) e Ziad Trablesi (oud); il 14 giugno gli autori AYELET GUNDAR-GOSHEN, MICHELA MURGIA, AYAD AKHTAR, DAVIDE ENÌA con i musicisti Sarah Rulli (flauto) e Giancarlo Palena (fisarmonica).
Stasera attesissimi GLENN COOPER, KHALED KHALIFA, MARCELLO SIMONI e PAUL B. PRECIADO con la musica di H.E.R. (violino acustico e elettrico).
Ma le serate continueranno fino al 3 luglio alla Basilica di Massenzio al Foro Romano a ingresso gratuito, con gli autori più interessanti della scena letteraria contemporanea, ideato e diretto da Maria Ida Gaeta con la regia di Fabrizio Arcuri.