Contro l’Olanda la partita conclusiva del trittico che dovrebbe essere servito a Roberto Mancini per valutare i giocatori convocati. Probabilmente nessuna delle tre formazioni scese in campo è quella più giusta, ma ci vuole tempo per determinare quali saranno i calciatori titolari.
Nella conferenza stampa pre-partita si è avuta un’ulteriore conferma della crescita personale di Mario Balotelli. Alla domanda sulla possibile scelta nei suoi confronti del ruolo di capitano se la è cavata benissimo. “Sarebbe un bel segnale per tutti gli immigrati”. Evidentemente, la permanenza in Francia lo ha reso consapevole dell’importanza di certi equilibri dialettici, soprattutto quando si parla di temi delicati come quello dell’integrazione. Balotelli ieri non è sceso in campo.
Spazio a Belotti al centro dell’attacco azzurro, in una partita che per livello tecnico era una via di mezzo tra l’Arabia Saudita e la Francia.
Infatti lo è stato anche il risultato. Un pareggio contro una vittoria nella prima e una sconfitta nella seconda. Il campo difficilmente non rispecchia i reali valori delle squadre. Il CT dell’Olanda è Ronald Koemann, vecchia conoscenza di Mancini. I due si ritrovano dopo essersi affrontati in campo nella finale dell’allora Coppa dei Campioni nel 1992, l’uno, Mancini, nella Sampdoria e l’altro, Koemann, nel Barcellona.
L’Italia parte bene e al 3’ va subito in rete con Belotti, il cui gol viene però annullato per fuorigioco. La partita poi prende un binario di equilibrio poco spettacolare, con poca intensità e idee. Azioni che si susseguono da una parte e dall’altra manifestando una stanchezza di fine stagione, resa più evidente dalla mancanza di adrenalina per l’imminente torneo mondiale che vede escluse entrambe le squadre. D’altra parte siamo a fine stagione, con giocatori che non hanno quasi mai giocato insieme, ci vorrà un po’ di tempo per trovare le giuste quadrature.
Piuttosto è da segnalare un ritrovato entusiasmo al seguito della Nazionale, come si è visto anche dalle numerose presenze sugli spalti.
Al 32’ occasione colossale per Belotti che da pochi passi spara sul portiere un filtrante di Insigne. E al 42’ un’altra occasione d’oro, questa volta per Verdi su lancio di Jorginho, con il portiere Cillessen che devia in corner.
La ripresa inizia un po’ come il primo tempo.
Dialogano sempre più Verdi ed Insigne, prossimi compagni di squadra nel Napoli. Ma la svolta arriva con l’ingresso in campo di Chiesa prima e Zaza poi, che danno dinamicità e freschezza al reparto offensivo. Ed è proprio da un’azione dei due che arriva il gol dell’Italia al 22’. Chiesa si proietta sulla fascia destra e crossa al centro un pallone sul quale si avventa Zaza. Un rimpallo favorevole permette all’attaccante italiano di spedire la palla in rete. 1-0.
Due minuti più tardi viene espulso Criscito per fallo da ultimo uomo su Babel. In superiorità numerica l’Olanda si rovescia in attacco alla ricerca del pareggio. Perin si oppone in un paio di occasioni, ma nulla può al 43’ quando AKè fa centro di testa su cross di Berghuis, lasciato troppo solo a crossare. 1-1 e partita finita. Tutti in vacanza.