L’ 8 maggio al Teatro Argentina è andata in scena l’opera per dieci cassiere, con sottofondo di centro commerciale e pianoforte “Buona giornata!” di Vaiva Grainyté, la regia è di Rugilé Barzdžiukaiė
Dieci cassiere sedute fronte al pubblico sono già sul palco, immobili, vestite tutte uguali, un’uniforme bianca con un grembiule blu, l’unica differenza le scarpe e il colore dei capelli.
Scansionano codici a barre con il lettore che emana la classica luce rossa su una tavoletta trasparente e il tipico “bip”.
Iniziano una sorta di litania ritmata, dal suono piacevole in lituano. Lo schermo ne proietta la traduzione: “Gli yogurt non chiudono occhio”, “Le verdure son sempre in lite”, “I cetrioli strozzano i ravanelli”, “Ninna nanna cari prodotti”...
Poi la cantilena come un mantra accogliente e gentile continua con un familiare BUONGIORNO! GRAZIE! BUONA GIORNATA!
Un elenco di prodotti si snocciola con la solita cadenza ritmata: ZUCCHERO, PANNA, CIPOLLE, SALAME, FARINA
COMPRO COMPRO COMPRO…
Ognuna di loro ha la propria vita, ognuna desidera andare via, lasciare quel lavoro. Storie diverse che s’intrecciano nella routine di un supermarket.
A turno s’illumina la luce al neon sopra alla loro testa e raccontano i loro desideri e sogni. Una vorrebbe uno stipendio più altro, un’altra una vacanza in Britannia, alcune corteggiate dai clienti, ma tutte profondamente sole, con la loro cassa e il loro “bip”.
Purché statico e privo di movimenti, lo spettacolo risulta dinamico e, per molti aspetti allegro. Le cassiere immobili sono animate dai loro pensieri vivi.
Peccato che sia andato in scena solo una serata e che nello splendido quadro del Teatro Argentina non vi fosse tantissimo pubblico perché è un’opera da vedere. Un linguaggio diverso ma penetrante nell’ambito di FLUX Il Festival Lituano delle arti che porterà fino al 15 maggio altre rappresentazioni artistiche di alto livello culturale.
Photo: Rugilé Barzdžiukaiė
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