La partita contro il Bologna non dovrebbe essere proibitiva per la Lazio di quest’anno, neanche in formazione largamente rimaneggiata, come quella messa in campo da mister Inzaghi per la sfida di cui sopra
Indisponibili Lulić, Radu, Patric, Milinković, e con Lukaku con problemi al ginocchio. La Lazio c’è arrivata però col fiato corto, viste le numerosissime partite giocate negli ultimi due mesi su tutti i fronti.
Ne è uscita fuori una partita complicata, per l’atteggiamento tattico del Bologna, che ha giocato sempre dietro la linea della palla, pensando più a spezzettare il gioco che a costruirlo. Il Bologna si è affidato solo alle ripartenze di Verdi e Palacio, che non avendo dato dei precisi punti di riferimento, hanno creato parecchi problemi ai difensori laziali.
Ora per la Lazio si complica lo sprint per raggiungere la qualificazione in Champions League, viste le vittorie di Roma, Inter e Milan, con quest’ultima che sta recuperando tutto lo svantaggio accumulato nella prima parte del campionato.
La sosta per le nazionali arriva questa volta provvidenzialmente, permettendo alla squadra di riposare, al contrario delle volte precedenti quando invece arrivava a rompere il ritmo di una squadra dirompente.
Inizia la partita e dopo appena tre minuti il Bologna passa in vantaggio con un gol di Verdi, che sfrutta una respinta non proprio convincente di Strakosha su tiro di Dzemaili da 30 metri. 0-1.
La Lazio reagisce e in rapida successione conclude tre volte a rete. Due con Parolo e una con Luis Alberto, sul tiro del quale Mirante si esibisce in una bella parata.
Al 16’ arriva il gol del pareggio con Lucas Leiva, che viene pescato in area con precisione da Luis Alberto. 1-1.
La partita prosegue con la Lazio che attacca e il Bologna che si difende con tenacia, pressando e tentando qualche ripartenza.
Il primo tempo si chiude sul risultato di parità.
Inizia il secondo tempo con due sostituzioni per la Lazio, Lukaku per Nani e Bastos per Wallace, ammonito nel primo tempo per un fallo commesso per riparare ad un suo ennesimo errore.
La Lazio cerca di proporsi, ma nello sviluppo delle azioni, sebbene condotto con la consueta qualità, manca la solita velocità e la precisione dell’ultimo passaggio, che spesso vanifica gli sforzi dei giocatori, che si alternano nell’inserirsi in area.
Si annotano una grande parata di Strakosha su tiro di Donsah al 14’, un tiro di Parolo al 17’, un paio di spunti di Felipe Anderson, e una bella iniziativa di Verdi al 92’, il cui tiro viene parato da Strakosha, prima del fischio finale dell’arbitro.
Valter Laurenti