La Lazio espugna il Mapei Stadium, vincendo contro il Sassuolo per 0-3, confermando il pieno ritorno tra le protagoniste del campionato dopo il recente periodo di appannamento
È stata una partita senza storia. Quasi un allenamento in vista dei prossimi più probanti test in Coppa Italia con il Milan e in campionato con la Juventus.
Ideale per far riposare alcuni titolarissimi e per provare altri giocatori in modo da migliorarne la condizione.
Ma per essere una sorta di allenamento è apparsa paradossale la presenza di ben due espulsioni.
Una per parte, Berardi per il Sassuolo e Marušić per la Lazio, maturate in circostanze diverse, e di diversi ammoniti, in una partita che dal 1’ del secondo tempo non ha avuto più niente da dire.
Il fatto che il Sassuolo stia rischiando di trovarsi invischiato nella lotta per la salvezza, e il ritrovarsi di fronte una Lazio così superiore, e così lesta nel chiudere la partita, ha portato i suoi uomini in una situazione psicologica di frustrazione, da cui alcuni falli inspiegabili.
Mentre per la Lazio, e soprattutto per Marušić, non ci sono scusanti, non si deve cadere in situazioni del genere in una partita in cui tutti non aspettavano altro che finisse.
Si inizia e, dopo appena il tempo di prendere le misure la Lazio passa in vantaggio al 7’ con Milinković, il quale, servito da Felipe Anderson, scarica un bolide sotto al sette alla sinistra del portiere Consigli. 0-1.
La Lazio prende il pallino del gioco e consente poco o niente al Sassuolo, se non qualche sporadica sortita in avanti, voluta per lo più dalla Lazio per cercare di aprire la difesa avversaria.
E così si arriva al 30’, quando, per un’azione viziata da un fallo di mano di Peluso in area, l’arbitro consulta il VAR, e assegna un rigore alla Lazio apparso abbastanza generoso ai più. Comunque Immobile trasforma e porta la Lazio sullo 0-2. Un’occasione fallita da Babacar per il Sassuolo al 39’ e il primo tempo si conclude praticamente qui.
Si rientra dagli spogliatoi e appena inizia il secondo tempo la Lazio porta a 3 le sue marcature con un colpo di testa di Milinković su un perfetto cross in area del solito Anderson.
0-3 e primo gol di testa della stagione per il centrocampista serbo, nota abbastanza strana se si pensa alle sue potenzialità e attitudini nel gioco aereo.
Qui la partita praticamente perde di significato. Vuoi per la demoralizzazione dei giocatori del Sassuolo, vuoi per la scarsa o nulla voglia della Lazio di infierire, che pensa soprattutto a risparmiare energie in vista dei prossimi impegni.
Come dicevamo, nelle poche circostanze da annotare del secondo tempo trovano spazio le “note” dolenti delle espulsioni di Berardi e Marušić, intervallate da una pericolosa azione al 58’ con tiro di Babacar nell’area laziale respinto da Strakosha.
Fa seguito al 75’ la più pericolosa azione per il Sassuolo, con Ragusa che calcia verso l’angolo basso alla destra di Strakosha, sul quale il portiere laziale compie un intervento miracoloso.
A parte le sostituzioni, Parolo e Lulić al posto di Leiva e Lukaku, e Nani al posto di Immobile, la partita riserva ben poco ancora alla cronaca.
Si arriva alla fine con la Lazio che si riporta al terzo posto in classifica scavalcando l’Inter e, momentaneamente, la Roma, che in serata affronterà il Milan.
Valter Laurenti