Oggi alle 9,30 a San Pietro per Sant’ Antonio Abate patrono degli animali arriva una vera e propria Arca di Noe’ con mucche, asini, pecore, maiali, capre, cavalli, galline e conigli delle razze più rare e curiose
Salvate dal rischio di estinzione dagli allevatori italiani che in migliaia da tutta la Penisola invadono la Capitale per iniziativa dell’Associazione italiana Allevatori (AIA) e della Coldiretti.
Sant’Antonio Abate nacque a Coma in Egitto, l’odierna Qumans, intorno al 251, figlio di agiati agricoltori cristiani. Rimasto orfano prima dei vent’anni, con un patrimonio da amministrare e una sorella minore cui badare, sentì ben presto di dover seguire l’esortazione evangelica.
“Se vuoi essere perfetto, va’, vendi quello che possiedi e dallo ai poveri” (Mt 19,21).
È considerato anche il protettore degli animali domestici, così come San Francesco d’Assisi è considerato protettore di tutti gli animali.
Il 17 gennaio tradizionalmente la Chiesa benedice gli animali e le stalle ponendoli sotto la protezione del santo.
Secondo una leggenda del Veneto la notte del 17 gennaio gli animali acquisiscono la facoltà di parlare. Durante questo evento i contadini si tenevano lontani dalle stalle, perché udire gli animali conversare era segno di cattivo auspicio.
Sitografia: Coldiretti, Youanimal.it