Da una parte una squadra, la Sampdoria, che aveva vinto sempre in casa, dall’altra la Lazio invece sempre vittoriosa lontano dall’Olimpico, il derby perso in trasferta, infatti, si è giocato comunque a Roma
Ne è uscita una partita scoppiettante, con continui capovolgimenti di fronte, un pressing costante da entrambe le parti ed un ritmo forsennato tenuto fino alla fine da ambedue le squadre.
In settimana si sono succedute continuamente voci sullo stato fisico della Lazio, considerata dai più stanca ed in affanno, soprattutto in alcuni giocatori chiave sempre impiegati da Inzaghi. La risposta è stata imperiosa dal punto di vista fisico, della personalità e della determinazione.
Poche squadre riusciranno a vincere su questo campo, la Juventus ne sa qualcosa, la Sampdoria gioca un calcio tecnico, veloce ed aggressivo, potendo contare su elementi di assoluto valore come Torreira, Ramirez, Zapata, solo per citarne alcuni.
La Lazio si presenta a Genova in formazione tipo, decisa a cancellare una settimana a leccarsi le ferite per i torti arbitrali subiti nel turno casalingo con la Fiorentina.
Nel primo quarto d’ora è la Sampdoria ad esercitare una certa supremazia territoriale e ad affacciarsi in area con conclusioni prima di Ramirez, poi Barreto ed infine Torreira.
La lazio risponde con un colpo di testa a lato di Parolo al 15’e con un tiro di Immobile al 17’.
Per tutto il primo tempo le due squadre si alternano in continui capovolgimenti di fronte senza però produrre grandissime occasioni da rete, tranne al 35’ con un tiro di Immobile respinto da Viviano e la susseguente ribattuta di Luis Alberto rinviata da un difensore.
Si va al riposo sullo 0-0.
La ripresa inizia a gran ritmo da parte di tutte e due le squadre.
La Sampdoria decisa a portare a suo vantaggio la gara in virtù del fatto che gioca in casa.
La Lazio a scongiurare l’ennesimo inizio di secondo tempo sottotono.
Ma è la Sampdoria a passare in vantaggio al 56’, complice uno svarione difensivo laziale, che lascia Zapata tutto solo in area a raccogliere una sponda di Quagliarella e a battere Strakosha. 1-0. La quale Sampdoria per poco non raddoppia al 58’ con un’azione in area tra lo stesso Quagliarella e Barreto.
La Lazio reagisce con il primo cambio al 62’.
Patric al posto di un disattento Bastos, e prosegue con un doppio cambio al 75’.
Fuori Leiva e Lulić, dentro Lukaku e Caicedo, ponendosi tatticamente a trazione anteriore, aumentando il peso in attacco.
La manovra dà i suoi frutti all’80’, una punizione in area di Luis Alberto provoca una mischia, con un pallone vacante sul quale si avventa Milinković-Savić concludendo in rete. 1-1. Entrambe le squadre vogliono vincere e si gettano a capofitto in azioni di attacco.
Dal punto di vista fisico è la Lazio a sembrare più fresca e così, al primo minuto di recupero Milinković-Savić si inventa una palla in area dove Caicedo non interviene direttamente, forse pensando di essere in fuorigioco, e sulla susseguente azione confusa ribadisce in rete da distanza ravvicinata.
2-1 e la partita di lì a poco finisce.
Era importante per la Lazio riprendere il cammino con una vittoria, e lasciarsi alle spalle le scorie delle ultime due partite e dei viaggi intercontinentali di alcuni suoi giocatori. C’è riuscita al termine di una partita difficilissima contro una squadra in piena salute e in piena corsa per l’Europa.
Valter Laurenti