
La Prima Sinfonia di Mahler e il Concerto per violino di Dvořák hanno aperto il ciclo sinfonico a Santa Cecilia. Sul palco due interpreti d’eccezione: Daniel Harding e Joshua Bell. Un concerto che è già storia in tre date il 16 aprile e due repliche il 17 e 18 aprile 2025 all’Auditorium Parco della Musica
“Non si poteva perdere il concerto di oggi” esclama una signora, trafelata, mentre sale la scalinata che porta alla Sala Santa Cecilia. E aveva ragione, quella sera, è andato in scena qualcosa di più di un concerto, è cominciata una nuova era, il connubio tra Harding e Bell.

Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia
direttore Daniel Harding
violino Joshua Bell ARTISTA IN RESIDENZA
Le Sinfonie di Mahler
Mahler Blumine
Dvořák Concerto per violino
Mahler Sinfonia n. 1 “Il Titano”
© Musacchio, Pasqualini & Fucilla / MUSA
Una scelta raffinata, quella di aprire la serata con Blumine, il movimento espunto da Gustav Mahler dalla versione definitiva della sua Prima Sinfonia. Pochi minuti di musica sospesa, evanescente, che Daniel Harding dirige con un tocco quasi pittorico, esaltando la purezza timbrica della tromba solista (Andrea Lucchi) e l’atmosfera onirica del brano.
La serata si rafforza con l’ingresso di Joshua Bell, artista in residence dell’Accademia, che affronta il Concerto per violino in la minore op. 53 di Antonín Dvořák. Il suo Stradivari del 1713 canta, dialoga, sospira. L’Allegro ma non troppo e l’Adagio ma non troppo si fondono in un’unica tensione espressiva, e nel Finale: Allegro giocoso il virtuosismo si mescola alla danza popolare, tra dumka, doppie corde e ritmi slavi. Il bis è un’unione tra il violino di Bell e l’arpa di Silvia Podrecca, l’esecuzione è una dedica a Chopin.
Nella serata c’è un momento da ricordare: quando, sospesi prima della coda finale, Bell e Harding si scambiano un lungo sguardo, fermi tutti gli strumenti. Una complicità rara. Emozione pura.
Dopo l’intervallo, è il momento della Sinfonia n. 1 “Il Titano” di Mahler, un colosso sinfonico che Harding affronta con lucidità visionaria. Il primo movimento è un risveglio naturale, dal mistero all’esplosione; il secondo è una danza contadina piena di energia; il terzo, con la marcia funebre sul tema di Frère Jacques, è il cuore oscuro della sinfonia. E poi il finale: tumultuoso, lirico, quasi wagneriano, dove Harding riesce a fondere potenza e inquietudine in un unico flusso drammatico.
Il direttore guida l’Orchestra con intensità, scambiandosi sguardi e gesti con i musicisti, come il primo violoncello, suonato da Luigi Piovano, in una sintonia visiva e musicale perfetta.
Con questo concerto continua il nuovo ciclo delle Sinfonie di Gustav Mahler sotto la guida di Daniel Harding, che proseguirà tra il 5 e il 10 maggio, nella tournée europea in Spagna, Germania e per la prima volta a Katowice, in Polonia. Il primo concerto è in programma il 5 maggio al Palau di Barcellona, il 7 maggio l’Orchestra farà ritorno alla Elbphilharmonie di Amburgo, quindi seguiranno i concerti al Konzerthaus di Dortmund l’8 maggio, il debutto alla Nospr Hall di Katowice il 9 maggio e il 10 maggio il concerto alla Alte Oper di Francoforte.
Da ricordare il legame legame storico: Mahler stesso salì sul podio dell’Orchestra di Santa Cecilia tra il 1907 e il 1910.

Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia
direttore Daniel Harding
violino Joshua Bell ARTISTA IN RESIDENZA
Le Sinfonie di Mahler
Mahler Blumine
Dvořák Concerto per violino
Mahler Sinfonia n. 1 “Il Titano”
© Musacchio, Pasqualini & Fucilla / MUSA
Daniel Harding è il nuovo Direttore Musicale dell’Orchestra e del Coro dell’Accademia di Santa Cecilia. Direttore onorario della Mahler Chamber Orchestra, già alla guida della Swedish Radio Symphony Orchestra, ha collaborato con le migliori orchestre del mondo.
Harding non dirige la musica: la vive. La plasma. La condivide.
Joshua Bell, violinista leggendario, con quasi 40 anni di carriera. Solista, camerista, direttore d’orchestra, ha inciso colonne sonore e collaborato con artisti di ogni genere. In questa stagione, è artista in residence a Santa Cecilia.
Il suo suono non è solo bellezza: è racconto.

Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia
direttore Daniel Harding
violino Joshua Bell ARTISTA IN RESIDENZA
Le Sinfonie di Mahler
Mahler Blumine
Dvořák Concerto per violino
Mahler Sinfonia n. 1 “Il Titano”
© Musacchio, Pasqualini & Fucilla / MUSA
Questo concerto ha segnato l’inizio di qualcosa di importante. Un passaggio di testimone tra la storia e il presente, tra Mahler e Harding, tra tradizione e visione. Come scriveva lo stesso Mahler: “Il mio tempo verrà.” E oggi possiamo dire che quel tempo è arrivato. Con forza, eleganza, anima.