Nel cinquantenario della morte di Dmitrij Šostakovič, il direttore Tugan Sokhiev – suo compatriota, nonché presenza costante in gran parte delle principali orchestre al mondo – ha diretto giovedì 27 febbraio alle ore 19.30 (con repliche venerdì 28 febbraio ore 20.30 e sabato 1 marzo ore 18) un programma di grande suggestione, che ha spaziato sapientemente dalle musiche del compositore russo fino a raggiungere l’Oriente delle mille e una notte con Shéhérazade di Rimskij-Korsakov
A condividere con Sokhiev il palco della Sala Santa Cecilia (Auditorium Parco della Musica) sono stati l’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia e il violoncellista ungherese István Várdai, vincitore del primo premio al prestigioso ARD International Music Competition, acclamato dal New York Times come un interprete encomiabile per la sua fluidità e virtuosismo.

Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia
IN PROVA direttore Tugan Sokhiev violoncello István Várdai
Šostakóvič* Ouverture Festiva Šostakóvič Concerto per violoncello n. 2 Rimskij-Korsakov Shéhérazade
* nel cinquantenario della morte
©Accademia Nazionale di Santa Cecilia / Musacchio, Pasqualini/MUSA
La prima parte del programma è stata interamente dedicata a Šostakovič ricordato, nel cinquantenario della sua morte, attraverso l’esecuzione di due lavori che tra loro non avrebbero potuto essere più diversi. Si è iniziato con la brillante Ouverture Festiva, originariamente concepita per celebrare i trent’anni dalla Rivoluzione russa e in seguito eseguita spesso durante anniversari e festività (quale miglior occasione, quindi, dell’anniversario di Šostakovič).
Un inizio fragoroso, sette minuti meravigliosi in omaggio ai cinquant’anni dalla morte di Dmitrij Šostakovič. Entusiasmo e calore hanno riscaldato l’orchestra attraverso l’impeto del direttore Tugan Sokhiev.
A seguire, il Concerto per violoncello n. 2in sol maggiore op.126 dall’atmosfera più introspettiva e malinconica, che ha visto protagonista il violoncellista István Várdai. Dai toni completamente diversi dalla composizione precedente, è stata creata più di un decennio dopo l’Overture. Qui, l’energia assorbita in precedenza è stata rilasciata dolcemente, attraverso i toni cupi, lugubri e introspettivi. Šostakovič era sconvolto dall’addio della poetessa Anna Achmàtova nel 1966, che ha coinciso con il momento in cui il compositore aveva appena terminato il primo movimento. A far da traino anche la situazione fisica di malessere di Šostakovič, tra infarti, fratture e paralisi, era consapevole di una decadenza fisica che sarebbe terminata un decennio dopo. Un momento cupo anche dal punto di vista politico che si è riflesso nella musica, unico mezzo espressivo ancora parzialmente concesso.

Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia
IN PROVA direttore Tugan Sokhiev violoncello István Várdai
Šostakóvič* Ouverture Festiva Šostakóvič Concerto per violoncello n. 2 Rimskij-Korsakov Shéhérazade
* nel cinquantenario della morte
©Accademia Nazionale di Santa Cecilia / Musacchio, Pasqualini/MUSA
Protagonista all’inizio e alla fine, il violoncello si è intrecciato con l’orchestra, legni e xilofono durante l’esecuzione. Fino a giungere a una sorta di ritornello quasi ironico e in totale discrepanza dal resto, che è ripetuto più volte verso il finale.
Il violoncellista István Várdai ha regalato al pubblico un apprezzatissimo bis di Alfredo Piatti- capire no.3 prima di lasciare la Sala Santa Cecilia.

Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia
IN PROVA direttore Tugan Sokhiev violoncello István Várdai
Šostakóvič* Ouverture Festiva Šostakóvič Concerto per violoncello n. 2 Rimskij-Korsakov Shéhérazade
* nel cinquantenario della morte
©Accademia Nazionale di Santa Cecilia / Musacchio, Pasqualini/MUSA
Di tutt’altro respiro è stata la seconda parte della serata, dalle tinte decisamente più orientaleggianti: anch’egli di origine russa, Rimskij-Korsakov ha nutrito una forte fascinazione per l’Oriente, tanto da renderlo elemento costante e caratterizzante della sua musica.

Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia
IN PROVA direttore Tugan Sokhiev violoncello István Várdai
Šostakóvič* Ouverture Festiva Šostakóvič Concerto per violoncello n. 2 Rimskij-Korsakov Shéhérazade
* nel cinquantenario della morte
©Accademia Nazionale di Santa Cecilia / Musacchio, Pasqualini/MUSA
La sinfonia è stata ispirata alla celebre raccolta di racconti Le mille e una notte da cui sono stati estrapolati singoli episodi, tra loro slegati. Rimskij-Korsakov ha scritto di suo pugno una breve introduzione alla suite, rendendo chiaro il riferimento alla raccolta: «Di molte cose fantastiche gli raccontò Shahrazād, portando le parole di poeti e di canti, volando di fiaba in fiaba, e di racconto in racconto». La suite sinfonica ha assunto, infatti, le sembianze di un racconto musicale, in cui il ruolo di ‘narratore’ è stato affidato a un tema del violino. Questo tema, come un vero e proprio filo conduttore, è emerso in tutti i movimenti, creando continuità, e ha inteso rappresentare la voce della giovane, colei che nella fonte originaria narrava i racconti.
Il direttore è stato elegantissimo nel dirigere l’orchestra, con movimenti sinuosi e ondeggianti l’ha accompagnata nella fiaba Shéhérazade, suite sinfonica op. 45 di Nikolaj Rimskij-Korsakov, ispirata alla omonima favola. Il violino, suonato da Carlo Maria Parazzoli, ne ha accentuato il sapore orientale.
Il pubblico affascinato da una visione quasi cinematografica, ha visualizzato ogni parte della storia: Sinbad nel mare, Il mare e la nave di Sinbad, Il racconto del principe Kale e Il giovane principe e la giovane principessa struggente. Si è percepito come una danza l’innamoramento e qui i gesti del direttore sono diventati ancora più suadenti, se possibile, caratterizzati dalla decadenza del gesto. Fino a divenire una marcia ritmata che si è sciolta nel violino e arpa che, insieme in un unico abbraccio, hanno concluso anche nel finale, un ritorno, un ultimo abbraccio alla Festa a Bagdad. Il mare. Il naufragio.

Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia
IN PROVA direttore Tugan Sokhiev violoncello István Várdai
Šostakóvič* Ouverture Festiva Šostakóvič Concerto per violoncello n. 2 Rimskij-Korsakov Shéhérazade
* nel cinquantenario della morte
©Accademia Nazionale di Santa Cecilia / Musacchio, Pasqualini/MUSA