Il 19 dicembre 2024 arriva nelle sale italiane “Mufasa: Il Re Leone”, il tanto atteso prequel del celebre “Il Re Leone” distribuito da Walt Disney Company
Diretto dal talentuoso Barry Jenkins, vincitore dell’Oscar per “Moonlight” il film promette di svelare la leggenda di uno dei personaggi più amati e iconici della storia del cinema d’animazione: Mufasa. Ma questa volta, la storia non è raccontata dal punto di vista di Simba, ma esplorerà la giovinezza di suo padre, Mufasa, e l’improbabile ascensione al trono delle Terre del Branco.
La storia viene narrata a Kiara, la giovane cucciola di leone figlia di Simba e Nala, da Rafiki, il saggio mandrillo, mentre Timon e Pumbaa intervengono con il loro inconfondibile umorismo. La narrazione si svolge attraverso una serie di flashback che ci riportano a un Mufasa giovane e sconosciuto, un cucciolo orfano, perso e solo, che si ritrova a dover affrontare un destino che non aveva mai immaginato.
La storia di “Mufasa: Il Re Leone” è quindi una narrazione di formazione, che esplora il percorso di un giovane leone che, partendo da umili origini, trova la sua forza nel coraggio e nell’amicizia, imparando a diventare il leader saggio e amorevole che vediamo nel film originale. Una storia in cui i cattivi sono quasi “giustificati” nell’esserlo per le circostanze in cui si sono trovati nella vita. Con Mufasa cresciuto emarginato nel gruppo delle femmine perché non accettato dal branco, caratteristica però che gli farà acuire una sensibilità che si rivelerà vincente.
Quello che colpisce sin dai primi fotogrammi è l’impressionante realismo visivo.
l film utilizza infatti una combinazione di animazione in CGI avanzata con tecniche di “motion capture” per ricreare i movimenti e le espressioni dei personaggi con un grado di dettaglio senza precedenti. Questo permette non solo di ottenere una resa visiva mozzafiato, ma anche di trasmettere emozioni autentiche attraverso il linguaggio del corpo degli animali, elemento fondamentale in un racconto come quello di Mufasa.
I paesaggi, pur mantenendo un forte legame con l’estetica iconica della saga, sono resi con una qualità che immerge completamente lo spettatore nell’ambientazione africana, rendendo la savana quasi palpabile, come un altro protagonista del film rendendo “Mufasa: il re Leone” un film che non è solo da vedere, ma da vivere in ogni scena.
L’animazione CGI (Computer-Generated Imagery) è un tipo di animazione creata interamente o in parte utilizzando software e tecnologie digitali. In altre parole, invece di essere disegnata a mano o modellata fisicamente come nei metodi tradizionali, l’animazione CGI è costruita al computer, permettendo di generare immagini e sequenze visive estremamente dettagliate e realistiche.
Uno dei punti di forza di “Mufasa: Il re Leone” è sicuramente la collaborazione tra alcuni dei più grandi artisti del cinema contemporaneo, che hanno già dato prova del loro valore in passato. Insieme a McMillon, un altro nome che si lega fortemente al film è quello di Lin-Manuel Miranda, il genio musicale, una delle figure più innovative della musica teatrale e cinematografica degli ultimi decenni. Il suo inconfondibile stile, mescola ritmi latini, melodie orecchiabili e profondi messaggi sociali. La sua capacità di raccontare storie attraverso la musica lo ha reso una scelta naturale per un progetto che ha nel cuore la cultura africana e la sua tradizione musicale.
Ma Mufasa non sarebbe lo stesso senza la presenza di Lebohang “Lebo M” Morake, una leggenda della musica sudafricana.
Un altro nome che risalta in questo progetto è quello di Dave Metzger, compositore, arrangiatore e orchestratore di lunga carriera con una particolare esperienza nel mondo Disney.
Con il coinvolgimento di figure come McMillon, Miranda, Lebo M e Metzger, “Mufasa:il re Leone” è destinato a diventare non solo un successo cinematografico, ma anche un evento musicale e culturale che celebrerà la forza delle radici africane, la bellezza dell’amicizia e del coraggio, e la potenza di una narrazione che continua a emozionare generazione dopo generazione.
Le voci italiane del film durante il doppiaggio: Marco Mengoni (Simba), Elisa Toffoli (Nala), Edoardo Leo (Timon), Stefano Fresi (Pumbaa), Toni Garrani (Rafiki adulto), Emma Cecile Rigonat (Kiara), Mattia Moresco (Mufasacucciolo – dialoghi), Adriano Trio (Mufasa cucciolo – canzoni), Valeriano Corini (Taka cucciolo – dialoghi) e Edoardo Veroni (Taka cucciolo – canzoni), Daniela Calò (Eshe), Pasquale Anselmo (Obasi), Domitilla D’Amico (Afia – dialoghi) ed Eugenio Marinelli (Masego).