Memorabile. Ipermoda, a cura di Maria Luisa Frisa e in collaborazione con Camera Nazionale della Moda Italiana, apre al pubblico il 27 novembre al MAXXI nella più scenografica delle sue gallerie. A dieci anni dalla mostra Bellissima, l’esposizione segna un nuovo capitolo nel dialogo tra moda e museo, con un perfetto intreccio in cui il progetto espositivo e quello editoriale si completano in un’opera autonoma
La mostra, attraverso una ricca collezione di abiti, accessori, materiali d’archivio e video, racconta la moda come strumento per riflettere sul presente. Tali elementi diventano una lente per indagare le questioni che la moda pone oggi, dimostrando la sua capacità di rispondere e adattarsi ai cambiamenti sociali, politici, economici e culturali.
La mostra propone visioni che esplorano temi come il rapporto della moda con il tempo, la gestione degli archivi, il ruolo strategico dei direttori artistici nei grandi gruppi del lusso e la sfida cruciale della sostenibilità. Gli abiti e gli accessori sono disposti per creare incontri inaspettati tra haute couture e moda indipendente. Ogni creazione esposta porta con sé una storia. Attraverso le visioni artistiche dei designer, le loro ricerche e sperimentazioni, emergono memorie, emozioni e intenzioni. È una narrazione collettiva che unisce creatività, consapevolezza e immaginazione, lasciando al visitatore la possibilità di scoprire e interrogarsi.
Memorabile è il desiderio di meraviglia che, oggi più che mai, pervade la moda. Memorabile è l’emozione per quei manufatti che costituiscono l’architettura più prossima al nostro corpo. Memorabile è il dialogo tra Ordinario e Straordinario, la costante riattivazione della moda e delle sue rappresentazioni.
La cornice espositiva della Galleria 5 guida naturalmente il visitatore lungo il percorso espositivo. Fin dall’ingresso, la leggera pendenza accompagna lo sguardo, suggerendo un cammino fluido e continuo. L’allestimento si sviluppa attraverso una sequenza di scene, svelando gli abiti in modo graduale, con un gioco di prospettive che sfrutta al meglio le particolarità architettoniche dello spazio.
I volumi esterni, dalle forme enigmatiche, celano interni con superfici rivestite da teli lucidi e leggeri, simili al latex, riflettendo tonalità morbide ispirate al make-up. Questo dialogo tra materiali e colori crea un’atmosfera sofisticata e contemporanea in cui ogni elemento, dalla geometria degli spazi ai rivestimenti, contribuisce a un’esperienza che unisce architettura e moda.
La mostra propone una serie di “stazioni” in cui gli abiti costruiscono relazioni inaspettate fra loro, dove i pezzi straordinari della haute couture dialogano con esperienze più indipendenti, senza gerarchie. Memorabile. Ipermoda è l’occasione per poter ammirare i virtuosismi di Viktor&Rolf, protagonisti dell’immagine guida della mostra, insieme alla couture di Christian Dior nell’interpretazione di Maria Grazia Chiuri e a quella inaspettata di Schiaparelli secondo Daniel Roseberry, e di Balenciaga secondo il progetto di Demna Gvasalia.
Le esplorazioni concettuali di Jonathan Anderson e quelle politiche di Virgil Abloh per Louis Vuitton; le visioni del maschile secondo Thom Browne e Craig Green; la grande stagione contemporanea della moda italiana, dai protagonisti più affermati come Giorgio Armani, Miuccia Prada (che ora condivide la direzione creativa del suo marchio con Raf Simons) e Dolce&Gabbana (che riattivano l’archivio collaborando con Kim Kardashian), fino alle esperienze più recenti, da Alessandro Michele nella sua interpretazione di Valentino, passando per Marni secondo Francesco Risso, fino alla nuova generazione di designer rappresentata da ACT N°1 e Marco Rambaldi. Alcuni oggetti ritmano il percorso espositivo, sottolineando le atmosfere della mostra: in particolare, lo straordinario carapace in bronzo e ottone decorato con monete d’argento e gemme realizzato da Bvlgari su ideazione dell’artista Francesco Vezzoli è un oggetto spettacolare e monumentale, che ci fa riflettere sull’oscillazione sempre attuale del gusto fra massificazione e radicale individualismo.
Comunicato stampa