Home Musica Fiorella Mannoia e l’Orchestra un connubio che spezza il cuore

Fiorella Mannoia e l’Orchestra un connubio che spezza il cuore

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Fiorella Mannoia in concerto all'Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone il 5 dicembre 2024
Ieri, 5 dicembre, Fiorella Mannoia si è esibita nella Sala Santa Cecilia dell’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone a Roma accompagnata dall’Orchestra Saverio Mercadante di Altamura in un repertorio intriso di ricordi e di omaggi ai cantautori

Era un suo desiderio, da sempre, fare un concerto dal vivo con un orchestra, quella scelta è l’Orchestra Saverio Mercadante, il risultato, per il pubblico, è stato emozionante e unico.

In abito bianco lungo costellato di piccoli strass fa il suo ingresso l’artista cantando “I treni a vapore” del 2002, Fiorella Mannoia riempie con la sua voce tutta la Sala Santa Cecilia, le luci, il pubblico e l’orchestra l’abbracciano calorosamente. Dopo la canzone accenna subito all’Associazione Una Nessuna Centomila nata in occasione del concerto all’Arena Campovolo di Reggio Emilia l’11 giugno 2022 insieme a Laura Pausini, Elisa, Giorgia, Emma, Alessandra Amoroso e Gianna Nannini. Ci parla dei numeri, quelli raccolti con le donazioni e con gli sms per la prima causa sociale. Fiorella ringrazia il pubblico perché i centri antiviolenza sono l’unica certezza che le donne hanno per poter uscire da situazioni pericolose “Ci aiutiamo tra di noi” dichiara e inizia a cantare “Nessuna conseguenza” la canzone simbolo dedicata a tutte le donne che ce l’hanno fatta perché dalla violenza si può uscire.

Comincia la parte del concerto dedicata ai ricordi e alle canzoni che rimangono capolavori anche dopo anni e che gli artisti hanno il dovere di cantare ed è così che sul palco le parole di Lucio Battisti prendono forma in “Io vivrò (senza te)”, Lucio Dalla con “Se io fossi un angelo” e Pierangelo Bertoli con “Pescatore”.

Ripercorre nel repertorio anche “Come si cambia” e il brano arrangiato da Pippo Caruso e dedicato all’eroina “Giovanna d’Arco” la giovane ragazza appena diciannovenne bruciata viva sul rogo come tutte coloro che erano troppo belle, troppo brutte, diverse, con un ideale o solo con un’idea.

Da interprete (fa il paragone con un traduttore che cerca di non tradire la versione originale) la cantautrice Fiorella Mannoia si sbizzarrisce scalza ballando sul palco con i brani del disco “Sud”, 2012 dedicato a tutti i Sud del mondo che sembrano avere lo stesso destino.

Molti occhi lucidi e lacrime dall’effetto amplificato voce-orchestra che irradiano nella Sala Santa Cecilia con “In viaggio” dedicato ad una figlia che parte per un viaggio, brano pensato per le donne africane che vedono i loro figli partire in mare, le raccomandazioni, le paure, gli addii e l’amore.

Fiorella Mannoia è allegra, vitale e ricca di attenzioni verso le ingiustizie dove può, con quello che ha, la sua voce e la popolarità essere ancora una volta una voce verso la pace anche se per un momento, una serata, poche ore di condivisione.

Ed è così che ripropone una frase conosciuta ma troppo poco ricordata:
“Ogni persona che incontri sta combattendo una battaglia di cui non sai niente, sii gentile sempre”.

Il repertorio continua ad arricchire la serata e uno degli ultimi messaggi che lancia è il riferimento allo spot realizzato in occasione del 25 novembre nella Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne dalla Fondazione Una Nessuna e Centomila “Se io non voglio tu non puoi” e, in sintonia con l’uscita del nuovo album “Disobbedire” uscito il 29 novembre.

La Mannoia con le sue canzoni ha il potere di unire, bastava osservare i volti del pubblico, alla fine del concerto, sguardi commossi, occhi lucidi ma soprattutto il potere della gentilezza che scaturisce solo dalla felicità. Sorrisi inaspettati e condivisione sono i messaggi arrivati attraverso la musica e le parole, anche solo per poche ore, anche se solo lì, nella Sala Santa Cecilia, sono momenti da portare con sé.