Distribuito da Paramount Pictures “Il Gladiatore II” conquista ancora dopo più di un ventennio. Prodotto e diretto da Ridley Scott sarà nelle sale italiane dal 14 novembre interpretato da Paul Mescal, Pedro Pascal, Connie Nielesen e Denzel Washington sulla sceneggiatura di David Scarpa
La polvere dell’arena del Colosseo lascia l’impronta sulla morte di Massimo Decimo interpretato da Russell Crowe e un segno nel cuore orfano di Lucio figlio di Lucilla è cosi che ci lascia “Il Gladiatore”, 2000 di Ridley Scott. Un ventennio dopo il regista si cimenta nel sequel: “Il Gladiatore II” . Il bambino Lucio ormai grande è un uomo, i suoi ricordi sono dimenticati, tacituno e schiavo non conosce il suo destino. Il suo unico scopo è uccidere Marcus Acacius marito di Lucilla omicida della donna che amava di cui chiede la testa in cambio della lotta nell’arena.
Il desiderio di vendetta unito all’intelligenza e alla cultura porteranno il giovane Lucio ad essere “acquistato” da Macrinus (Denzel Washington) per combattere e diventare il Gladiatore all’interno del Colosseo. Una musica incalzante da grande film accompagna le immagini dell’omaggio che il regista ha dato a Roma fin dalla prima pellicola e che conferma oggi. Ci sono tutti i sapori di un colossal, l’amore, il riscatto, la lotta, l’onore e la fedeltà fino alla vittoria con il sudore sulle carni nude e polverose.
Il film dal punto di vista narrativo stimola nello spettatore un desiderio di vittoria che aumenta nel percorrere la storia, si è in ogni istante partecipi della vita e dei combattimenti di Lucio che è un eroe antico e moderno, colui che strappa l’onore del padre ai capricciosi Imperatori proteggendosi con lo scudo raffigurante i due cavalli: Scatto e Argento appartenuto a Maximo.
Lo spettatore si potrà calare e godere delle immagini del Colosseo, i Fori imperiali e della Roma antica, riprodotta come doveva essere, con le spettacolari battaglie all’interno del Colosseo, i giganteschi anche se irreali animali, e la veritiera battaglia navale eseguita riempiendo di acqua l’anfiteatro romano. La colonna sonora a differenza de “Il Gladiatore” del 2000 non è di Hans Zimmer ma a comporla è Harry Gregson-Williams (“House of Gucci”, 2021, “Mulan”, 2020, “Total Recall- atto di forza”,2012) che utilizza la stessa chiave melodica del primo film, rendendola ancora più spettacolare.
“Il Gladiatore II” non ha una trama con colpi di scena eclatanti ma accompagna il pubblico in un viaggio nell’antica Roma a cui vale la pena partecipare anche solo per calarsi, curiosi, attraverso il grande schermo, nel vivo della Capitale che fu.