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“Love Lies Bleeding” il thriller di Rose Glass al cinema dal 12 settembre

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Locandina di "Love Lies Bleeding" di Rose Glass
Accolto con stupore al Sundance Film Festival e al Festival di Berlino fuori concorso, “Love Lies Bleeding” il secondo lungometraggio della regista britannica Rose Glass è un thriller dai toni macabri e inquietanti. Scritto insieme all’amica Weronika Tofilska il film arriverà nelle sale italiane dal 12 settembre distribuito da Lucky Red

Tutto inizia con una storia d’amore tra Kristen Stewart (Lou) e l’esordiente Katy M. O’Brian (Jackie) in una palestra di boxe in New Mexico.

Jackie e Lou

Lou nella prima scena stura un water della palestra con le mani e da lì si capiscono subito i toni splatter che costelleranno tutto il film denso di omicidi e umori umani. La forza trainante è l’amore tra le due disperate ragazze, Jackie con il sogno di diventare body builder di successo e vincere il primo premio di una competizione a Los Angeles. Lou intrappolata in una famiglia equivoca e violenta non sogna neanche più un futuro migliore fino all’arrivo di Jakie, disastrata anche lei ma con una semplicità affettiva primitiva dai sapori anni ’80 ricorda che per i costumi, i colori, le pettinature il celebre “Flashdance” di Adrian Lyne, 1983 pur discostandosene per la trama e l’idea dell’amore.

La regista Rose Glass gioca con gli effetti speciali in stile talvolta fantasy che però lasciano allo spettatore un momento di sollievo dall’incalzante effetto di colpi di scena.

Alcune scene di sesso contornano il film focalizzate sui dettagli come un grandangolo senza però mai far vedere niente esaltando come una lente il limite tra passione e violenza quasi fosse un’abitudine normalizzata.

Kristen Stewart pur impegnandosi in ruoli diversi se non diretta perfettamente ricorda sempre nelle stesse espressioni Belle di “Twilight” di Catherine Hardwicke, 2008 che rimane la saga che le si è attaccata addosso. L’esordiente Katy M.O’Brian a tratti è la moderna Hulk volutamente caricaturale nelle scene di body building entra nel personaggio come fanno gli americani, allenandosi davvero e facendo una dieta ferrea compreso il ciclo di disidratazione per poter fare la posa nel film.

La posa di body building di Jackie

Sicuramente un film che stupisce per i diversi generi toccati tutti insieme con una trama quasi inesistente in cui i cattivi non si capisce perché lo siano davvero, sorretto da un umorismo dark, che lo eleva nei momenti più impensabili al cui centro vi è un “amore parassitario- come dichiara Rose– che è fonte di egoismo con la sua capacità di farti sentire esaltato e terrorizzato allo stesso tempo”.

Il padre di Lou (Ed Harris)

“Perfect days” di Wim Wenders distribuito da Lucky Red