Ludwig Wicki dirige l’Orchestra Nazionale di Santa Cecilia ed il Coro istruito da Andrea Secchi in contemporanea con la proiezione del film “Amadeus” di Miloš Formann. Tre sono le date di questo incredibile connubio il 4, il 5 e il 7 gennaio 2024 con cui si apre il Nuovo Anno in musica
Il film “Amadeus”, 1984 di Miloš Formann inizia con la voce narrante di Antonio Salieri in manicomio dopo il tentato suicidio. Ormai vecchio racconta la sua vita come antagonista di Mozart ad un giovane parroco che lo deve confessare “Ero il più famoso compositore in Europa, lei sa chi sono io?” mentre il parroco risponde “Non importa davanti a Dio siamo tutti uguali” ed è allora che Salirei comincia il racconto del primo incontro, bizzarro, con il genio.
“Era musica mai udita, sembrava di ascoltare la voce di Dio”.
Salieri (interpretato da F. Murray Abraham) una vita passata a desiderare la grandezza di Amadeus, un’ossessione, il tragico epilogo con la morte di Mozart lasciando incompiuta e non orchestrata la Messa di Requiem in Re minore K 626 sul “Lacrimosa” penultimo brano ascoltato alla fine del film prima del Concerto per pianoforte e orchestra in re minore n.20, K 466.
Il film è romanzato, la gelosia di Salieri non è in realtà provata, certo è che fossero entrambi a Vienna alla corte di Giuseppe II d’Asburgo e si conoscessero, ma il primo era ricco compositore fin da giovanissimo, Mozart (interpretato da Tom Hulce) così forse, come è stato rappresentato nel film, il genio instabile e indipendente “Learn you place” gli dice il Kapellmeister in una scena dell’opera cinmatografica. Colui che scandalizzò con “Le nozze di Figaro”; colui che scriveva senza correzioni come se le composizioni gli venissero dettate e autore del grandioso “Don Giovanni” composto dopo la morte del padre personalità carismatica ed ingombrante nella vita del ribelle Wolfgang Amadeus Mozart.
Il Direttore d’orchestra Ludwig Wicki sorride, impeccabile nella difficoltà di rispettare il sincrono con la pellicola cinematografica non tralascia nessun dettaglio e meraviglia nel finale quando nel film Mozart è a letto morente e Orchestra e Coro fanno sentire al pubblico quello che aveva in mente e canticchiava sottovoce.
La colonna sonora permette al pubblico di ascoltare estratti anche dall’opera “Axur, re d’Ormus” Son queste le speranze e, nella seconda parte del concerto, il Finale di Antonio Salieri così come dallo “Stabat mater” Quando corpus morietur di Giovanni Battista Pergolesi.
“Amadeus Live” è un concerto imponente eppure sempre troppo breve per raccontare la vita di Mozart, tre ore di musica, di storia, di romanzo e spettacolo cinematografico in cui il pubblico è catturato talvolta dalle immagini e talvolta dalla musica lasciandosi trasportare da entrami i sensi coinvolti in un sublime viaggio geniale.
“Messiah” il capolavoro di Händel diretto da John Nelson a Santa Cecilia.