Se la memoria di Anna Frank avesse avuto bisogno di una rispolverata, ha trovato, nei fatti successi domenica sera all’Olimpico, in occasione della partita Lazio-Cagliari, un risalto nazionale ed internazionale come forse mai era accaduto.
Comunità ebraica, Presidente della Repubblica, forze dell’ordine, Magistratura, Procura Federale, nonchè tutte le testate giornalistiche e televisive, non hanno parlato d’altro, e l’eco della notizia è rimbalzato in tutta Europa.
Inutile commentare ulteriormente i fatti accaduti, si finirebbe inevitabilmente nel trito e ritrito e nella retorica, ognuno ha la sua opinione, le responsabilità dei fatti sono oggetto di indagini in corso.
Ma veniamo alla partita di Bologna.
Al Dall’Ara va in campo una Lazio devastante nel primo tempo, che fortunatamente sembra non essere per niente scossa dai fatti accaduti.
Due gol, un rigore sbagliato e tre pali quantificano il netto predominio di un gioco esaltante in alcuni tratti, espresso in un campo difficile, in cui non molti riusciranno a spuntarla.
Un minuto di riflessione proposto in tutti i campi, con la Lazio che indossa coprimaglie con l’effige di Anna Frank, e poi si comincia.
Subito Lazio in vantaggio al 4’, contropiede, Lulić serve Milinković-Savić e quest’ultimo gira in rete. 0-1. Gioco tambureggiante come non mai e Immobile al 17’ prende il palo. Passa un minuto e l’arbitro fischia il rigore per atterramento di Milinković-Savić. Immobile calcia di nuovo sul palo.
Al 28’ la Lazio raddoppia, lancio di Luis Alberto per Lulić, che anticipa il portiere Mirante di testa. 0-2.
Nuovo palo della Lazio dopo una stupenda combinazione Luis Alberto-Immobile al 36’, che solo davanti a Mirante si fa deviare leggermente il tiro sul montante. Stessa sorte tocca a Leiva un minuto dopo, che colpisce il palo con un colpo di testa.
Fine del primo tempo.
Inizia il secondo tempo, ma per venti minuti buoni la Lazio non rientra dagli spogliatoi. Sembra un’altra partita e il bologna ne approfitta al 50’, portandosi sul 1-2, con un autogol di Lulić, che infila la propria porta nel tentativo di anticipare Pulgar.
Il Bologna ci crede e per tutto il secondo tempo si batte con determinazione su ogni pallone, consentendo alla Lazio solo qualche ripartenza e una clamorosa occasione con Parolo al 90’, il quale, solo davanti a Mirante, non inquadra la porta.
Finisce 1-2.
Valter Laurenti
