Sono 120 le foto finaliste al concorso internazionale di fotogiornalismo “World Press Photo 2023” e sono esposte in anteprima nazionale al Palazzo delle Esposizioni dal 5 maggio al 4 giugno. L’esposizione è ideata dalla World Press Photo Foundation di Amsterdam, promossa dall’Assessorato alla Cultura di Roma Capitale e dall’Azienda Speciale Palaexpo, organizzata dall’Azienda Speciale Palaexpo in collaborazione con 10b Photography
La nuova gestione del Palazzo delle Esposizioni a Roma propone un ricco programma di mostre con un focus particolare sulla fotografia in sinergia con musei internazionali, in programma per l’anno 2023 le mostre dedicate a Donald McCullin e Boris Andreevič Michajlov che aprì il festival del 2002 questa è una preziosa anteprima dichiarata durante la conferenza stampa di inaugurazione della mostra “World Press Photo 2023”.
Marika Cukrowski manager della mostra e curatrice di World Press Photo la fondazione olandese nata nel 1955 che riunisce il meglio del giornalismo visivo e che premia tutti i fotografi professionisti (grazie al lavoro di una giuria indipendente che quest’anno ha analizzato 60.000 fotografie in concorso) ha dichiarato in conferenza stampa:
“Organizziamo una mostra di fotogiornalismo itinerante ogni anno quest’anno World Press Photo 2023 è stata presentata prima ad Amsterdam il 22 aprile al De Nieuwe Kerk e poi adesso a Roma, andremo poi in tutto il mondo. Ogni anno nella selezione facciamo attenzione a temi di interesse attuale quest’anno in rilievo le proteste in Iran, la crisi climatica e, infatti, il tema vincitore del 2023 non stupisce che sia la guerra in Ucraina che si è aggiudicato il premio foto dell’anno”.
Il vincitore è Evgeniy Maloletka fotografo ucraino in questa foto molto dura ritrae una donna colpita dai bombardamenti in un reparto maternità. “Questo momento tragico” sottolinea la curatrice della mostra “evidenzia quanto sia importante il fotogiornalismo per venire a conoscenza di contesti di cui altrimenti non si saprebbe mai niente sottolineando in questo modo la libertà di stampa e di informazione”.
Tra i premiati: per il premio World Press Photo Story of the Year vincitore Mads Nissen, fotografo danese, con la sua storia The Price of Peace in Afghanistan, realizzata per Politiken/Panos Pictures.
Il lavoro, attraverso nove inquietanti ma bellissime foto, vuole ricordare le difficoltà quotidiane del popolo afghano che vive ora sotto il regime dei talebani in assenza di aiuti internazionali.
Per il Premio Reportage dell’anno ed i progetti a lungo termine il vincitore è Battered Waters fotografa armena Anush Babajanyan, per VII Photo/National Geographic Society e gli open format dedicata a progetti che utilizzano diversi media (dal video, al documentario interattivo, alle foto disegnate), è il fotografo egiziano Mohamed Madhy.
Infine, tra i vincitori regionali, si menzionano due fotografi italiani: il primo, Simone Tramonte che ha vinto nella categoria Long-Term Projects per l’Europa con il suo lavoro Net- Zero Transition.
Il secondo Alessandro Cinque che è stato invece premiato tra i vincitori regionali per il suo progetto Alpaqueros.
Il World Press Photo Contest 2023 ha coinvolto giurie regionali e una giuria globale formata da Brent Lewis, Angela Jimu, Hideko Kataoka, Kateryna Radchenko, Tomas Ayuso, Felipe Dana, Maika Elan che hanno selezionato prima le 24 foto finaliste e poi le 4 vincitrici per ogni categoria che saranno esposte al Palazzo delle Esposizioni di Roma fino al 4 giugno 2023.